Sulla vicenda del conto al ristorante (con su scritto “Pecorino no, fr... si”) che un ragazzo romano gay di 21 anni si è ritrovato su uno scontrino impazza la polemica sui social e le lamentele verso il ristorante di via Domenico Fontana.
ah regà, me raccomanno: nun annate ed invitate chiunque a nun annà mai alla @LocandaRigatoni de Roma...dove il voltastomaco nun te vié pe il cibo ma pe i scontrini omofobi, LML
Fai anche tu RT e #BoicottaLocandaRigatoni
Grazie
ST pic.twitter.com/lhdodHqu9o— Er Bipolare (@Er_Bipolare) 21 luglio 2018
«A parte la maleducazione del cameriere e della titolare, lo scontrino chi lo ha preparato? Chi era al computer, visto che, come dicono loro, essere stato errore del computer?.... Il responsabile è quello. Tra l’altro nello scontrino c’è uno sconto del 50%. Se hanno prenotato tramite un app, è importante imformarla e togliere il ristorante dalla loro lista», scrive Koral. «Più che un episodio di omofobia mi sembra trattarsi di un episodio di straordinaria stupidità», ribatte qualcun altro. «Osservando la parte di scontrino evidenziata, è davvero improbabile che chi ha emesso lo scontrino e/o il cameriere non si siano accorti della scritta, messa lì “per errore” dal computer. Un computer che per errore mette quella scritta sullo scontrino, mi permetterebbe di far causa al produttore del computer e diventare così miliardario. Una scritta del genere significa ovviamente essere determinati a perdere due clienti perciò, o questa gente ha clientela in abbondanza e si può permettere di perderla, oppure spera nel riuscire a creare un caso come questo per farsi pubblicità». Fede, aggiunge: «Stiamo trent’anni indietro al mondo civilizzato, non c’è niente da fare».
Intanto «la direttrice del ristorante» che oggi era aperto anche all’ora di pranzo «ha licenziato il ragazzo che ha battuto quello scontrino», ha spiegato un cameriere. «Non è una persona che lavorava tutti i giorni qui».