Fabio Fulco: «In Italia gli anziani sono una fortuna. Ma sulla mia vecchiaia...»

Fabio Fulco: «In Italia gli anziani sono una fortuna. Ma sulla mia vecchiaia...»
di Francesca Cicatelli
Martedì 20 Giugno 2017, 21:40
3 Minuti di Lettura
Si è fatto rincorrere. Non perché giochi al prezioso ma perché ha una serie di questioni di principio da risolvere prima di ogni intervista. L'attore partenopeo Fabio Fulco è al suo esordio alla regia con "Il crimine non va in pensione" della Stemo Production con un cast di tutto rispetto con glorie del cinema come Stefania Sandrelli e si racconta nella videointervista a Il Mattino.
 

Perchè questo esordio alla regia ?
"La sceneggiatura era stata proposta ad altri registi ma diventava sempre una cosa diversa da quella che avevo in mente. Per cui ho deciso di prendere il timone"

Perchè non hai scelto di girarlo a Napoli?
"Avrei voluto. Era la mia prima scelta da napoletano ma non era conveniente economicamente. Avevo anche trovato location bellissime e fatto vari sopralluoghi. Alla fine ho dovuto rivedere il progetto e ricominciarlo a Roma. Ma spero che il prossimo film sarà nella mia città"
 
Gli anziani dovrebbero insegnare e non occupare posizioni?
"No, il mondo deve riscoprire gli anziani. Sono messi da parte ma non sono un di più o qualcosa che infastidisce bensì una fortuna e una risorsa da cui attingere" 

Rapporto con gli uomini della tua famiglia e cosa ti hanno insegnato ?
"Avevo un rapporto bellissimo. Mio nonno era un contadino: alle 4 del mattino era già nei campi a lavorare. Ed è riuscito a far crescere due figli professionisti. Anche mio padre era un uomo che lavorava sempre, non l'ho mai visto riposare, mi ha insegnato che l'onestà, la sincerità viene prima di tutto. E che il bene trionfa sempre sul male"
 
Riesci a coltivare i tuoi affetti familiari e in che modo ?
"Riesco a coltivarli. Anche se vivo a Roma sono in contatto con mia madre quotidianamente. Appena posso ritorno a Napoli e mi godo la famiglia"
 
Ti spaventa la vecchiaia? come la immagini e come pensi di affrontarla?
"La vecchiaia non mi spaventa. Dovrebbe essere un periodo bello della vita in cui godi dei frutti di ciò che hai seminato. Dovresti riposare ed essere coccolato. Mi paventa piuttosto il come vivrò la vecchiaia: se sarò solo e se starò bene in salute"
 
Napoli è la nuova Cinecittà?

"Non so se Napoli è la nuova Cinecittà anche perchè Cinecittà ormai è finita. Quindi le auguro di essere la vecchia Cinecittà. E' una città bellissima che restituisce tanto non solo in termini di bellezza, fotografia ma anche di persone, contatto umano ed estro creativo"

Mai pensato di lasciare Roma per Napoli visto il momento cinematografico florido?

"Sì ci ho pensato tante volte ma non per la professione bensì perchè sono napoletano al 100 per cento e ce l'ho nel sangue. Poi sono un girovago, cerco di vivere bene in tutti i posti. Ma mi auguro un giorno di ritornare a Napoli con il corpo, con la mente e con il cuore per godermi di nuovo la mia città"
 
Nel film sei fumantino come ti definiscono, uno scugnizzo napoletano. nella vita sei così?
"Sì lo sono anche nella realtà e pago per la mia testa calda. Sono la persona più buona e pacifica del mondo ma guai a toccare le cose a cui tengo. Sono territoriale: se mi tocchi nel tenero e nel cuore ho reazioni spropositate. Sono uno che difende il proprio territorio"
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