Bebe Vio, gogna social dei no vax: «L'unica disabile per cui non provo minimamente rispetto»

Bebe Vio, gogna social dei no vax: «L'unica disabile per cui non provo minimamente rispetto»
Bebe Vio, gogna social dei no vax: ​«L'unica disabile per cui non provo minimamente rispetto»
Mercoledì 8 Agosto 2018, 09:18 - Ultimo agg. 14:32
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Riesplode la polemica sui vaccini e con essa la gogna no vax contro Bebe Vio. La campionessa paralimpica è stata negli ultimi giorni nuovamente criticata dopo che una copertina di Rolling Stone dello scorso anno è stata ripubblicata sui social. Giù una pioggia di commenti negativi, che la accusano di aver sfruttato il handicap solo per ottenere visibilità. 




Frasi di questo tenore: «L'unica disabile per cui non provo minimamente rispetto». O anche lunghe disquisizioni: «Gente che per un po' di potere e lauti compensi si vende l'anima e la dignità - si legge - Chi viene utilizzato da queste campagne persuasive in genere appare come vittima o comunque è una persona apparentemente insospettabile e immacolata. Si tratta di precise strategie psicologiche volte a influenzare subdolamente il pensiero della massa. Quindi facciamo attenzione tanto ai lupi quanto alle pecore che consapevoli o manipolate, non ci è dato sapere, si insinuano nella nostra mente per propinarci verità distorte e strumentali». 



Alle polemiche risponde Ruggero, il padre della campionessa, come riportato su Il Gazzettino: «Sono pubblicità vecchie. Bebe quello che doveva fare l'ha fatto. Ora sulla faccenda dei vaccini non intende entrare più». E ripercorrendo il percorso che ha portato la famiglia Vio ad appoggiare la causa pro vaccini nel 2016, quando Bebe prestò il suo corpo alla fotografa Anne Geddes per una campagna globale, spiega di aver approfondito a lungo la questione scientifica legata alla causa: «Siamo stati a Siena dove sono stati scoperti i vaccini contro la meningite. Dico solo ai tuttologi del web di alzarsi dalal sedia, scomodarsi e andare a parlare con questi scienziati. Rendetevi conto di tutto lo studio, la cautela, l'impegno che stanno dietro alle scoperte scientifiche. Forse così la smetterete di parlare a vanvera».
 

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