Tommy Hilfiger guida il trend della moda «inclusiva» per le disabilità

Tommy Hilfiger guida il trend della moda «inclusiva» per le disabilità
di Cristina Cennamo
Mercoledì 11 Aprile 2018, 06:35
2 Minuti di Lettura
Per alcune persone con disabilità, vestirsi non è sempre un compito semplice. Infilare i bottoni, indossare una maglietta o persino comprimere i jeans potrebbe essere difficile con l'attuale selezione di vestiti disponibili.

Nonostante il fatto che quasi il 20 percento delle persone negli Stati Uniti abbia una disabilità, la maggior parte dei marchi di moda ignorano la comunità nei loro progetti.

Fortunatamente, c'è un designer che sta facendo qualcosa per rendere la moda più inclusiva.

Nel 2016, Tommy Hilfiger ha lavorato con Runway of Dreams, un'organizzazione no-profit che mira a rendere la moda più accessibile per le persone con disabilità, per lanciare una linea di abbigliamento adattabile per i bambini con disabilità.
Quel progetto è stato il primo del genere per una grande etichetta di moda.
L'abbigliamento adattivo di Hilfiger - che presenta dettagli modificati come bottoni magnetici, orli regolabili, elastici e chiusure con velcro - ora include anche abbigliamento per uomo e donna.

«L'inclusione e la democratizzazione della moda sono sempre state al centro del DNA del mio marchio», ha detto Hilfiger in una dichiarazione alla CNN, «Queste collezioni continuano a costruire su quella visione, consentendo agli adulti diversamente abili di esprimersi attraverso la moda». 

La collezione adattiva di Tommy Hilfiger Spring 2018 è stata lanciata martedì, e la campagna punta soprattutto su influencer, atleti e sostenitori dei diritti dei disabili.
La medaglia d'oro paralimpica Jeremy Campbell indossa quindi jeans con orlo magnetico, che offre un'ampia apertura che può essere regolata e tirata sulla sua protesi.

Il blazer di Mama Cāx, elegante giubbotto e ballerino di Chelsie Hill, ha poi anche le chiusure magnetiche nascoste. Questi progetti inclusivi dimostrano che l'abbigliamento per le persone con disabilità è un passo facile da intraprendere per i marchi più grandi, nella speranza che anche altri progettisti seguiranno questo esempio per fornire ancora più opzioni in futuro.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA