È una dedica alla Napoli marinara l'ultima collezione di Maison Cilento 1780, che con questa nuova idea creativa punta a rendere omaggio non solo alla tradizione marittima del Golfo di Napoli ma alla passione per il mare di tutti i naviganti del mondo. Le bandiere sono internazionali ed hanno una particolare caratteristica: sono comprensibili in ogni angolo del globo, rendendo possibile la comunicazione tra culture ed etnie diverse con un semplice simbolo che, peraltro, corrisponde anche ad una lettera dell'alfabeto che può essere scelta in abbinamento al proprio nome di battesimo. «In una fase evolutiva e di rinascita è molto importante puntare su una semantica universale, su simboli globalmente condivisi che riportano immediatamente la nostra mente alle nostre passioni, al tempo libero, a ciò che più ci rasserena. E il mare, si sa, ha da sempre ispirato poeti ed artisti di tutti i tempi», ha spiegato Ugo Cilento, ottava generazione di una casa che risale ai tempi dei Borbone, grandi navigatori. Il particolare linguaggio fatto di triangoli colorati è stato quindi riportato sulle eleganti cravatte settepieghe blu navy, realizzate rigorosamente a mano dalla Maison della Riviera di Chiaia e già richieste, grazie al web, da numerosi appassionati di varie aree del mondo. Ogni bandiera rappresenta una lettera e dunque ognuno può scegliere la cravatta in base all'iniziale del proprio nome o della persona cui si intende regalarla.
La nuova collezione si lega alla serie dedicata alle bandiere inaugurata dieci anni fa con la cravatta dedicata al nostro Paese, in occasione dei 150 anni dell'Unità d'Italia e seguita da quella dedicata alle Nazioni del mondo inaugurata con numerosi capi di stato e di governo oltre a personalità provenienti da tutto il mondo. La nuova collezione è in qualche modo legata anche a quella dedicata ai capolavori conservati al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in cui il mondo intero transita nelle varie gallerie ed è stata presentata dal direttore del Mann, Paolo Giulierini a Dubai per Expo 2020 in mondovisione come offerta culturale della Campania, sancendo l'avvio di una rete per valorizzare i tesori del Museo: l'Ercole ed il Toro Farnese, la Testa Carafa ed il Mosaico di Alessandro, i reperti della Collezione Epigrafica e del Gabinetto Segreto, la ragazza con lo stilo (pseudo Saffo) e la testa femminile di Palmira viaggiano già da tempo al collo dei gentleman partenopei e non solo, che si riconoscono così nella comune passione per l'arte e per il bello.
Non è certo la prima volta che Cilento collabora con i Musei.