Loghi ben in vista e ispirazione streetwear: la moda uomo a Parigi celebra la diversità

Loghi ben in vista e ispirazione streetwear: la moda uomo a Parigi celebra la diversità
di Laura Bolasco
Martedì 27 Giugno 2017, 15:07 - Ultimo agg. 28 Giugno, 17:24
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La scorsa settimana Parigi ne ha viste delle belle. I designer per la Primavera Estate 2018 hanno portato in passerella una moda uomo che grida il proprio nome in tutti i suoi dettagli.
Kris Van Assche per festeggiare i primi dieci anni come designer per Dior Homme, crea un nuovo logo e ne ricopre le cuciture laterali dei completi, lo appone alle t-shirt basiche, alle felpe smanicate e sui nastri intorno al collo e legati al polso dei modelli. I colori sono il nero per gli abiti dalla silhouette sottile e definita ma anche il rosso, il burgundy e il bianco, da abbinare a shorts cortissimi, ai pantaloni dal taglio morbido e alle giacche sportive stile collegiale americano.
 

 


Per Valentino, Pierpaolo Piccioli veste del nuovo logo VLTN non solo zaini e accessori, ma anche le camicie bianche di popeline da cui spuntano fusciacche coloratissime dai dettagli etnici, gli stessi che si ritrovano nei giubbotti e nelle sneakers. Le tinte a contrasto, dei pantaloni e nelle impunture, simboleggiano differenti culture unite in un unico mondo, in cui libertà e personalità abbattono tutte le barriere, fisiche e mentali.
L’esploratore di Alexander Mcqueen vede finalmente la luce nella prima linea uomo di Sarah Burton. I trench, visti anche con Acne Studio nella versione oversize, hanno intarsi di patchwork in principe di galles, si indossano con canottiere di pizzo e camicie più casual ma sempre con una collana sottile stretta sul colletto. E poi chiodi in pelle rosso fuoco, neri, smanicati, foderati di pelliccia. Ci sono le mappe del mondo sulle grandi cappe dal fondo neutro mentre sul cappotto scuro l’albero della vita illumina la strada dell’uomo che viaggia.

Per Hermes il casual chic con inclinazione sporty sfila su borse e parka che ricordano le palle da baseball. Una palette che va dal cannella al bordeaux, cappucci sulle giacche tecniche e pantaloni leggeri dall’aspetto lucente vestono l’uomo Hermes nella sua normalità ma sempre con assoluta eleganza. Un eufemismo quando invece si parla di Vetements: il non-show del brand traslocato in Svizzera stupisce ancora una volta e travolge con il suo senso di “normale”. I modelli apparsi solo in foto durante la presentazione della collezione in un parcheggio di Parigi, sono ragazzi, bambini, anziani e c’è persino una famiglia. Tra quelli proposti ci sono anche capi Umbro, Tommy Hilfiger  e una divisa da corriere DHL, in pieni stile e filosofia Vetements.

Ma il divertimento non è mancato di certo alla sfilata Birkenstock presso il giardino delle Tuileries. Il marchio tedesco di calzature ha presentato in una cornice tropicale 40 modelli rivisitati dei suoi più famosi sandali abbinati a tute, corte e lunghe, nel modello sahariano o nei tessuti tecnici e brillanti. Mentre le jumpsuit da uomo vanno a ruba, il futuro, ha dichiarato il Direttore Generale Reichert, è nei materiali innovativi. E Birkenstock, promette, sarà pronto per il lancio.
 
 
 

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