Le stelle dei fornelli campani per i 10 anni di bollicine dell'Ais

«Te le do io le bollicine»
«Te le do io le bollicine»
di Salvio Parisi
Mercoledì 18 Luglio 2018, 17:36
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Prodotti esclusivi ed eccellenze territoriali, street-food ed eno-gastronomia di rango conquistano sempre più la movida: ancor più d’estate i party “stellati”, le degustazioni in musica e le occasioni per brindisi e larghi convivi sono un must che anche il popolo della notte comincia ad apprezzare e spesso preferire al clubbing tout court.
 
 

«Te le do io le bollicine» è la kermesse spumeggiante (..manco a dirlo) che anche quest’anno per la decima volta ha gremito la Spiaggia Romana del Nabilah in quel del Fusaro. Indetta e condotta come sempre dalla delegazione partenopea di AIS (Associazione Italiana Sommelier) e capitan Tommaso Luongo, la serata ha celebrato 10 candeline e il diploma di tanti nuovi wine expert, che in impeccabile divisa nera e armati di tastevin hanno servito, raccontato e somministrato le migliori bollicine italiane e francesi, abbinate ai prodotti e i manufatti di tanti artigiani e locandieri maggiormente campani, distribuiti in stand di degustazione per tutto l’open air del Nabilah: un oyster corner con Vincenzo Supino in apertura e poi caseari freschi e stagionati, salumi e insaccati, pani e lievitati, fritture e forno, pomodori e veggie. A impreziosire gli assaggi un’area “stellata” col live cooking di ben cinque top chef nostrani che si sono cimentati in altrettante pietanze per la delizia degli oltre cinquecento partecipanti: Pasquale Palamaro dall’Indaco del Regina Isabella a Ischia, Marianna Vitale dal Sud di Quarto, Luciano Villani dalla Locanda del Borgo di Aquapetra a Telese Terme, Domenico Iavarone dal Josè di Torre del Greco e dulcis in fundo l’eclettico Lino Scarallo di Palazzo Petrucci a Posillipo.

Il tutto sempre condito con le playlist happy-revival di Ciro Cerchietto Cacciola e gli onori di casa di patròn Luca Iannuzzi.
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