Curare l'impotenza comprando sul web: gli urologi contro i prodotti falsi

Pillole di viagra
Pillole di viagra
Giovedì 21 Giugno 2018, 18:07 - Ultimo agg. 18:08
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Quasi 18 mila controlli, per oltre 2,4 milioni di confezioni e 4 milioni di fiale o compresse sequestrati, oltre 200 persone arrestate e 3.200 denunciate, quasi 2 mila segnalate e 4.600 sanzioni amministrative comminate. Sono i numeri di quattro anni di lavoro (2013-2017) dal comando dei carabinieri per la tutela della salute cui si sommano altri 7 mila interventi di controllo nel 2018. Numeri enormi, che vedono spiccare per tipologia i farmaci per la disfunzione erettile o altre problematiche della sfera sessuale maschile.

Secondo l’AIFA, la tipologia di farmaci che sono stati più oggetto di sequestri in Italia, è quella per il trattamento delle disfunzioni erettili (60/70 per cento del totale) e quelli con tossine botuliniche, oltre all’uso di integratori alimentari per celare la presenza illecita di principi attivi farmaceutici. Un problema economico rilevantissimo – secondo l’OCSE dopo quello dell’abbigliamento il settore più colpito è proprio quello dei farmaci – e un fenomeno che appartiene all’economia sommersa di tipo criminale, dunque difficile da quantificare in modo esatto. I sequestri, infatti, si inseriscono solo in una piccola parte del mercato. Secondo il Consiglio d’Europa il commercio di farmaci contraffatti supera di 25 volte quello delle sostanze stupefacenti. Ma anche un problema di salute per coloro che ne fanno uso, affidandosi necessariamente a canali distributivi non verificati, al web, al mercato nero.

Nel suo recente rapporto “Illicit Trade: Converging Criminal Networks” (2016), si scopre che il 32% dei farmaci contraffatti non contiene principi attivi, il 20% ne contiene in quantità non corrette, il 21.4% è composto da ingredienti sbagliati, il 15.6% ha corrette quantità di principi attivi ma un packaging falso, l’8.5% contiene alti livelli di impurità e contaminanti. Sono questi solo alcuni dei dati presentati oggi a Roma, proprio durante la settimana nazionale contro la contraffazione, in occasione della nuova campagna “LA TUA SALUTE VALE DI +” voluta dalla Società Italiana di Urologia per sensibilizzare i cittadini e contrastare questo fenomeno partendo dalla fonte, l’acquirente, con una serie di iniziative tradizionali e social. Sarà distribuito nelle farmacie e nei centri di urologia che collaborano con la SIU un opuscolo che contiene un decalogo di comportamento molto chiaro e altre importanti informazioni. Le stesse informazioni saranno disponibili anche in digitale, sul sito www.siu.it  e sui profili Twitter (SIU_Italia) e Facebook (societaitalianadiurologia), dove proseguirà la campagna social già iniziata.

“La Società Italiana di Urologia ha deciso di prendere una posizione forte sul tema della contraffazione per sensibilizzare la popolazione sui pericoli legati all’acquisto dei farmaci attraverso canali non ufficiali e senza il consiglio dello specialista – spiega  Walter Artibani, segretario generale della SIU -. Pericoli enormi, tanto che la direttiva europea sui farmaci ha recentemente introdotto il concetto di ‘falsificazione’ dei farmaci proprio per non limitare il tema della tutela del diritto alla salute nel settore più ampio della tutela dei diritti di proprietà intellettuale. In sostanza non è più e più non deve essere solo una questione meramente economica, ma prevalentemente di salute pubblica. Questo inoltre è un campo che ci riguarda come medici urologi: secondo l’AIFA, dai dati relativi al 2016, emerge che la tipologia di farmaci che sono stati più oggetto di sequestri in Italia da parte delle autorità competenti, sono quelli per il trattamento delle disfunzioni erettili. Sono ancora troppi gli imbarazzi dei pazienti maschi nel parlare al medico delle difficoltà sotto le lenzuola insieme con l’illusione di poter disporre ad un prezzo sensibilmente più basso di farmaci altrimenti più costosi”. 
“I farmaci contraffatti o falsificati – precisa  Vincenzo Mirone, responsabile comunicazione della SIU - costituiscono un grave rischio per la salute pubblica. Esistono prodotti senza principi attivi, con costituenti diversi da quanto dichiarato, con preparazioni inadeguate per dosaggi, formulazioni e principi. Nel migliore dei casi questi farmaci contengono un principio attivo senza alcuna efficacia, ma nella maggior parte dei casi il farmaco falsificato ha un’azione che consente di imitare almeno in parte gli effetti del prodotto originale, così che il consumatore non si accorga immediatamente del falso e il mercato possa sostenersi e proseguire nel tempo. Ma in molti casi questi farmaci contengono elementi pericolosissimi per la salute: le analisi svolte sui prodotti sequestrati hanno consentito per esempio di trovare vernici stradali e gesso, in alcuni casi sono state trovate tracce di arsenico e veleno per topi. Inoltre, quasi sempre, i dosaggi sono variabili da una compressa all’altra e si passa da pillole senza principio attivo ad altre che ne possono contenere il doppio del dovuto. Non vanno infine sottovalutati i rischi che possono derivare da una non idonea conservazione del farmaco nel periodo che intercorre dalla sua produzione all’immissione sul mercato. La qualità e il controllo di finti farmaci venduti online è di fatto inesistente, ma questo è un rischio legato anche a farmaci originali, ma rubati e reimmessi nel mercato attraverso vie illegali alternative.” 

“Complessivamente – spiega  Adelmo Lusi, Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute – nel comparto sanità-farmacovigilanza, sono stati oltre 17 mila gli interventi svolti dai NAS nell’ultimo quadriennio e 7.000 nel corso dell’anno corrente. Le attività di contrasto, condotte con attività di intelligence, investigazione e iniziative di informazione/formazione, svolte d’intesa con il Ministero della Salute (detentore della “Banca Dati Centrale del Farmaco”), l’Agenzia Italiana del Farmaco e associazioni di categoria, hanno consentito di ottenere importanti risultati sul piano preventivo e repressivo. In quattro anni (2014-2017) vi sono stati circa 17459 controlli per oltre 2,4 milioni di confezioni, 4 milioni di fiale o compresse sequestrati, 215 persone arrestate, 3276 denunciate, quasi 2 mila segnalate per 7616 illeciti penali, e 4600 sanzioni amministrative comminate. A questi si sommano già altri 7 mila interventi di controllo nel 2018. Con questi numeri il Comando Tutela Salute ha potenziato la propria struttura di vigilanza e controllo in materia farmaceutica, con la recente istituzione del Nucleo CC AIFA al fine di affrontare i nuovi scenari che investono il settore farmaceutico, come la vendita on-line di farmaci, la sperimentazione di medicinali, la contraffazione e le distorsioni della filiera dei farmaci”.
“Nello specifico – sottolinea  Domenico Di Giorgio, direttore dell’Ufficio Qualità Prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico dell’AIFA – il mercato illegale dei prodotti per la sfera sessuale, come noto, utilizza prevalentemente il canale web: i clienti si approvvigionano da ‘siti pirata’, o da sex shop e altri negozi non farmaceutici che si riforniscono dagli stessi siti. La rete di collaborazioni strutturata da AIFA permette di evitare che prodotti pericolosi per la salute vengano offerti anche su piattaforme legali - come Facebook o Twitter - cui il paziente si rivolge con fiducia in considerazione dell’ampia notorietà che diviene sinonimo di affidabilità. La collaborazione già da anni implementata da AIFA con eBay ha portato, nel 2017, all’implementazione di misure di sensibilizzazione degli utenti eBay, alla rimozione di oltre 3.000 offerte sul sito italiano. Alcuni prodotti rimossi contenevano verosimilmente sostanza farmacologicamente attive, già vietate sul sito, e la cooperazione ha assicurato che le offerte fossero in linea con la normativa vigente. Il monitoraggio effettuato da AIFA, anche sulla base del sistema di segnalazioni gestito dall’Agenzia, consente il continuo aggiornamento del sistema e la tempestiva esclusione dei venditori che agiscono in violazione della normativa: una efficace collaborazione pubblico-privato che permette controlli continui e interventi rapidi, e che si sta tentando progressivamente di estendere ad altre piattaforme”.
“Secondo una recente indagine dell’Ufficio dell’Unione Europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) – spiega  Giulia Ponticelli, Dirigente della Divisione II della Direzione Generale alla Lotta Contraffazione Ufficio Italiano Brevetto Marchi – i prodotti contraffatti presenti sul mercato italiano causano, ogni anno, perdite per oltre 8,6 miliardi di euro, pari all'8% delle vendite dirette; un importo che si traduce in un ‘fardello’ da 142 euro per ogni italiano e in quasi 53mila posti di lavoro che mancano all'appello. In Italia, i danni da contraffazione colpiscono, subito dopo il settore dell’abbigliamento, (oltre 3 miliardi di vendite perse, quasi il 7% del giro d’affari legale), proprio il settore dei farmaci (oltre 2,2 miliardi di perdite, pari all'8%). È quindi davvero importante un’iniziativa come questa, che mira alla sensibilizzazione dei cittadini-consumatori, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui rischi e sugli effetti della contraffazione nel settore farmaceutico, contribuire nella diffusione di un modello di consumo consapevole ed informato e, conseguentemente, depotenziare la domanda di beni contraffatti”.
“Come associazione che rappresenta le aziende dei farmacisti e, per loro tramite, le farmacie associate, e si occupa della distribuzione dei farmaci – spiega  Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi – sentiamo il dovere di dedicare la giusta attenzione a questa problematica e di voler contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli legati all’acquisto dei farmaci online, visto che il web e i social network rappresentano ormai un terreno molto fertile per i crimini farmaceutici. Non stiamo più parlando solo dell’offerta illegale di viagra e integratori, ma anche di farmaci molto costosi come i salvavita. In Italia il sistema di tracciabilità dei farmaci garantisce la loro sicurezza tanto da essere invidiato da tutti i Paesi europei e non solo. Non a caso i medicinali contraffatti difficilmente riescono ad entrare nel nostro sistema tradizionale di dispensazione farmaceutica, nel quale la farmacia svolge il ruolo di presidio sanitario affidabile per il cittadino e per il Sistema Sanitario Nazionale stesso. L’obiettivo di Federfarma Servizi – aggiunge il presidente  Mirone – è partecipare attivamente allo sviluppo della capacità di autotutela del cittadino dai rischi del web, contribuendo a renderlo capace di difendere la propria salute. L’autenticità del farmaco e la sua sicurezza rappresentano per noi e per le nostre farmacie la prima garanzia di tutela della collettività sociale, per questo continueremo a combattere strenuamente ed in ogni sede il fenomeno della contraffazione”.
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