Ameba mangia cervello, attenzione ai lavaggi nasali: «È mortale nel 95% dei casi»

Lo conferma un nuovo studio presentato al congresso degli esperti della Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip)

Ameba mangia cervello, attenzione ai lavaggi nasali: «È mortale nel 95% dei casi»
Ameba mangia cervello, attenzione ai lavaggi nasali: «È mortale nel 95% dei casi»
Domenica 5 Maggio 2024, 15:02 - Ultimo agg. 17:20
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Dopo gli studi dei cdc americani, arriva anche la conferma da parte di uno studio italiano: l'ameba mangia cervello può attaccare l'organismo anche con i lavaggi nasali. Il rischio, soprattutto per i bambini piccoli può essere anche fatale. Lo afferma la Società italiana di allergologia e immunologia pediatrica (Siaip) che raccomanda di utilizzare solo acqua sicura, bollita o trattata per i lavaggi nasali di bambini e adulti. 

Nel dettaglio, la conferma della pericolosità dei lavaggi nasali con acqua non adeguata arriva da un nuovo studio italiano, condotto da specialisti dell'università della Campania 'Luigi Vanvitelli' di Napoli e coordinato dal presidente Siaip, Michele Miraglia del Giudice.  

 

Ameba mangia cervello cosa è e come attacca il cervello 

Il nome scientifico dell'ameba mangia cervello è "Naegleria fowleri". Si tratta di un'ameba libera termofila che può causare la meningoencefalite amebica primaria (Pam), «Una condizione rara, ma con esito quasi universalmente fatale» spiega Miraglia del Giudice.

«Questo microorganismo entra nel corpo umano attraverso le narici, tipicamente durante attività che implicano l'immersione della testa in acqua contaminata o i lavaggi nasali con acqua di rubinetto non adeguatamente clorata, e migra al cervello causando gravi danni».

Una volta entrato nell'organismo attraverso le cavità nasali, l'ameba accede al cervello attraverso il nervo olfattivo

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Ameba mangia cervello i sintomi e la mortalità 

I sintomi della Pam, simili a quelli di altre infezioni cerebrali, si sviluppano rapidamente e comprendono mal di testa severo, febbre, nausea, e in molti casi progrediscono rapidamente verso il coma e la morte.

La prevenzione e il rapido intervento medico diventano quindi cruciali per la sopravvivenza.  

I casi sono rari, ma sono quasi sempre letali: il tasso di mortalità superiore al 95%, sottolinea Cristiana Indolfi, segretaria Siaip, pediatra allergologa dell'Aou, università di Napoli Luigi Vanvitelli. «La malattia progredisce rapidamente portando al coma e alla morte entro pochi giorni dall'insorgenza dei sintomi, rendendo essenziali la prevenzione e l'intervento medico immediato».

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Il rischio dei lavaggi nasali 

I lavaggi nasali costituiscono un fattore di rischio per questa malattia, soprattutto per i più piccoli. Come compierli in sicurezza? «La ricerca sottolinea l'importanza di adottare misure preventive come l'uso di acqua sterilizzata, bollita o filtrata per i lavaggi nasali» avverte la pediatra Miraglia del Giudice. 

La clorazione dell'acqua del rubinetto infatti non sempre è sufficiente a eliminare l'ameba. Inoltre, la manutenzione e la pulizia dei serbatoi d'acqua domestici sono cruciali per prevenire la crescita di Naegleria fowleri.  

Ameba mangia cervello, quanti casi nel mondo

Casi in Italia non sono stati ancora registrati, precisa la Siap, ma nella maggior parte dei Paesi del mondo sì e anche in Europa, dal Belgio alla Repubblica Ceca, dalla Francia al Regno Unito. Da qui la ricerca e il monito degli esperti italiani. 

«Studi epidemiologici segnalano casi di Pam in oltre 20 Paesi, con un'incidenza maggiore in regioni calde come gli Stati Uniti meridionali. La distribuzione globale di Naegleria fowleri evidenzia che vari fattori ambientali, culturali e pratiche ricreative contribuiscono alla diffusione dell'ameba», riportano gli esperti Siaip.

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