Un po' di raffreddore, qualche linea di febbre e il pensiero che, immediatamente, vola alla peggiore delle ipotesi: sarà Covid? In questo periodo, con il freddo che si fa sentire, accade sempre più spesso di avvertire i sintomi da raffreddamento e temere che possano essere quelli del nuovo coronavirus: se poi arriva anche la febbre, il gioco è fatto. Ogni anno, prima della vera e propria ondata influenzale, erano i virus parainfluenzali a scatenare dubbi e confusione. Oggi ovviamente a tenere banco è la paura del Covid .
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Sintomi sospetti, se non si sentono sapori Covid certo
Quali sono i sintomi dell'influenza stagionale? Febbre, stanchezza e dolori muscolari.
Del tutto simili a quelli del Covid, ma allora come si distinguono?
«In realtà non è semplice fare distinzioni al 100% - spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università di Milano e direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano - non è facile se non con un'indagine diagnostica mirata.
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Influenza ai minimi storici
Dell'influenza, quest'anno, sembra comunque non esserci traccia, il motivo? “Per ora l'influenza in Italia non c'è – continua Pregliasco - probabilmente il nuovo galateo sta facendo qualcosa di efficace anche per i virus influenzali. Per questo motivo siamo a livello basale, proprio come accaduto nel mese di agosto scorso in Australia. Inoltre possiamo contare su un maggior numero di vaccinati rispetto agli anni passati”.
Non è mai accaduto prima, anche se è ancora presto per dire che quest'anno l'influenza non ci sarà: “qualcosa potrebbe muoversi con l'arrivo del freddo intenso e degli sbalzi termici. Per difenderci, come contro il Covid, continuiamo a portare avanti la disinfezione e l'uso della mascherina”.
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Influnet, colpito poco più di uno su mille
I dati della sorveglianza Influnet, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, relativi alla stagione influenzale 2020-2021 in Italia indicano per la prima settimana del 2021, dal 4 al 10 gennaio, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali sotto la soglia basale. Vale a dire con un valore pari a 1,43 casi per mille assistiti.
Per capire quanto sia basso il dato, basta paragonarlo con quello rilevato nella scorsa stagione in questa stessa settimana: il livello di incidenza, 12 mesi fa, era pari a 6,6 casi per mille assistiti.
La situazione è simile in tutta Italia, in tutte le Regioni italiane infatti il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sotto la soglia basale.
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Influenza per fascia d'età
Dalle rilevazioni effettuate dai 718 medici sentinella di Influent, emerge che nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 2,24 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni la soglia scende a 0,90, nella fascia 15-64 anni a 1,43 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,17 casi per mille assistiti.
Casi complessivi
Nella prima settimana del 2021, i casi stimati di sindrome similinfluenzale sono stati circa 86.000, per un totale di 1.427.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
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