Cinghie e aste contro i tifosi rivali:
19 ultrà indagati per violenza

Cinghie e aste contro i tifosi rivali: 19 ultrà indagati per violenza
di Viviana De Vita
Venerdì 20 Aprile 2018, 06:40
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Cinghie e aste delle bandiere per colpire gli avversari: un delirio andato in scena lo scorso 7 gennaio allo stadio San Martino di Maiori dove, al termine dell’incontro dilettantistico Costa d’Amalfi-Nola calcio, i supporters nolani scatenarono l’inferno facendo finire in ospedale un giovane di Maiori colpito alla testa. A distanza di tre mesi da quell’episodio, il pubblico ministero Giuseppe Cacciapuoti, ha firmato un avviso di conclusione delle indagini circoscrivendo le responsabilità a carico di 19 persone, tutte nolane, che, già raggiunte nell’immediatezza della vicenda da un provvedimento di Daspo, rispondono ora del reato di violenza negli stadi.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti i 19 supporters si resero tutti protagonisti delle violenze consumatesi nell’area antistante lo stadio quando, al termine della partita chiusa con una sconfitta per il Nola calcio, gli indagati, dopo aver forzato il cordone di sicurezza creato dalle forze dell’ordine e con i volti coperti da cappuccio e sciarpe, cominciarono a dare la caccia agli avversari colpendoli con le cinghie dei pantaloni e con le aste delle bandiere. 
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