Rigopiano, Stefano è vivo. Francesca:
«Siamo rimasti mano nella mano»

Rigopiano, Stefano è vivo. Francesca: «Siamo rimasti mano nella mano»
di Margherita Siani
Sabato 21 Gennaio 2017, 09:55 - Ultimo agg. 20:34
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È ancora sotto quella coltre di neve Stefano Feniello, il 28 enne di Valva in vacanza a Rigopiano con la sua fidanzata, Francesca Bronzi. Ieri sera la notizia che erano vivi e la grande gioia. Nella notte è Francesca ad essere stata estratta e portata in ospedale, a Pescara. La ragazza si è mostrata sotto choc, per le tante ore passate sotto le macerie.

In un primo momento ha detto di essere mano nella mano con il suo Stefano, poi ha detto di non ricordare. Una confusione comprensibile. Questo gruppo di superstiti individuati, infatti, stando ad alcune indiscrezioni, era in un luogo diverso da quello in cui sono stati ritrovati i superstiti di ieri. Luogo più impervio. I soccorritori, stando a quanto si apprende, avrebbero aperto un nuovo varco, all’interno della struttura per giungere a loro. Operazione delicatissima e pericolosa, operazione che ha richiesto e richiede tempo.

Dopo il contatto di ieri sera tra il papà di Stefano, Alessio Feniello, ed il sindaco di Valva, Vito Falcone, in cui si annunciava il ritrovamento di suo figlio e di Francesca, anche questa mattina uno scambio di notizie, con un lapidario «Siamo in attesa» da parte di Alessio. È estenuante l'attesa dei familiari, consci delle grandissime difficoltà che i soccorritori stanno riscontrando nel tirare fuori Stefano, come gli altri che sono ancora lì. I genitori sono sul posto da ieri, da quando hanno ricevuto la notizia del ritrovamento. Da Valva sono partiti questa mattina, invece, altri due zii ed alcuni cugini. 

«Stefano, Stefano». Alessio urla il nome del figlio squarciando l'aria davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Pescara prima che si aprissero le porte di un'ambulanza in arrivo. Ma Stefano non c'è. A ogni arrivo di un mezzo di soccorso la speranza si riaccende. «Ieri sera abbiamo saputo che Stefano era nel gruppo dei cinque superstiti ma a Pescara ne sono arrivati solo quattro», dice Alessio. «Nessuno ci fa sapere niente, apprendiamo informazioni solo dai giornalisti. Nessuno si degna di dirci nulla», dicono ancora il padre e i parenti di Stefano. Il nome di Feniello era nella lista diffusa ieri sera delle cinque persone estratte dall'hotel.
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