Avvocato tenta di truffare un cliente, il giudice lo sospende dalla professione

Avvocato tenta di truffare un cliente, il giudice lo sospende dalla professione
di Nicola Sorrentino
Lunedì 24 Luglio 2017, 21:33
2 Minuti di Lettura
PAGANI - Il giudice la sospende dalla professione: «È stata disonesta». Questa la sorte decisa per un avvocato di Pagani, M.D. , 48enne, indagata per contraffazione di atto pubblico e patrocinio infedele durante l'assistenza ad un cliente. Le indagini condotte dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria agli ordini del luogotenente Alberto Mancusi hanno permesso di ricostruire il raggiro che la professionista avrebbe architettato a danno di un suo ex cliente. Il legale aveva prospettato a quest'ultimo la possibilità di un'azione di risarcimento nei confronti della Corte di Giustizia Europea, esibendo un documento fasullo che appariva redatto da una funzionaria della Procura di Salerno. Nel documento veniva riconosciuto - falsamente - una liquidazione di 14mila euro di cui avrebbe beneficiato l'uomo. Quest'ultimo, però, non ha mai ricevuto nulla e ha deciso di rivolgersi ad un altro legale. Il nuovo difensore scoprì che l'atto era stato falsato, così come appurato anche dal gip Alfonso Scermino. La transazione, apparentemente falsa e uscita dagli uffici giudiziari di Salerno, è finita anche al vaglio della procura nocerina. Gli investigatori hanno scoperto infatti che vi fosse una falsa intestazione. 

Nell'ordinanza che il gip ha firmato per sospendere il legale, non vi è la contestazione del patrocinio infedele «perché non era pendente alcun procedimento per conto del cliente rappresentato dal legale». Ma c'è il pericolo di reiterazione del reato. L'avvocato - dice il gip - ha tenuto «una condotta di assoluta gravità, mentiva al cliente su azioni risarcitorie, millantava svolgimento di attività mai compiute, promettendo denaro ed esibendo un documento completamente falso. Insomma trapelava un tratto personale allarmante. Nessun avvocato è capace di tenere comportamenti tanto disinvolti, premeditati e disonesti senza essere specificatamente aduso alla frode». Ragione più che sufficiente per sospenderlo dalla professione, al termine delle indagini preliminari. Nella denuncia, vi è il documento contraffatto con oggetto «la definizione transattiva controversia tra il cliente/procuratore della repubblica», con impronta contraffatta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, «con sigla riconducibile ad un inesistente funzionario amministrativo, consegnandolo nelle mani del cliente per dimostrare la definizione di una procedura pendente». Il raggiro sarebbe servito per ottenere anticipi sostanziosi e prolungare il rapporto lavorativo. Il periodo di riferimento è il 15 novembre 2016. 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA