Il giallo delle targhe straniere:
indagine sui furbetti delle multe

Il giallo delle targhe straniere: indagine sui furbetti delle multe
di Gianluca Sollazzo
Lunedì 12 Febbraio 2018, 06:27 - Ultimo agg. 06:30
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Stretta sulle auto con targa straniera sulle strade del capoluogo. Una task force verrà istituita in settimana al comando della polizia municipale per alzare la guardia su un fenomeno sempre più crescente. Attenzione puntata sulle targhe delle auto della Romania o Bulgaria. Da qui l’avvio di indagini e di un censimento per scongiurare violazioni e abusi. Una volta compiuta una infrazione, come il passaggio col rosso al semaforo o il transito in zona a traffico limitato, diventa quasi impossibile far recapitare il verbale ai possessori delle auto straniere soprattutto se non risultano residenti in Italia. Questo configura una doppia violazione che rasenta la truffa. Ai conducenti di auto straniera dell’Unione Europa è fatto obbligo di pagare la multa all’istante quindi all’atto della contestazione: in caso di multa in divieto di sosta non ci sono troppi affanni per i vigili contestare direttamente la sanzione, ma i problemi cominciano a registrarsi quando i veicoli stranieri vengono pizzicati dall’autovelox, oppure in Ztl o peggio ancora al passaggio col rosso. In quest’ultimo caso il sistema di riscossione deve fare i conti con i meccanismi del Paese emettitore della targa incriminata, richiedendo tempi lunghi e procedure diplomatiche farraginose.
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