Stipendi d'oro al Comune,
accusa flop: pioggia di assoluzioni

Stipendi d'oro al Comune, accusa flop: pioggia di assoluzioni
di Nicola Sorrentino
Martedì 23 Ottobre 2018, 06:35 - Ultimo agg. 09:46
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Non ci fu alcun accordo tra funzionari e dipendenti, né un euro sarebbe stato intascato illegittimamente all’insaputa del Comune. Finisce con 28 assoluzioni e due prescrizioni il processo «Stipendi d’oro», che vedeva al banco degli imputati 30 dipendenti del Comune di Sarno accusati di aver percepito indebitamente soldi grazie ad alcuni progetti. I dipendenti assolti perché il fatto non sussiste sono Aniello Annunziata, Raffaele Auletta, Domenico Baselice, Carolina Bifolco, Antonio Caringi, Umberto Cascella, Giuseppe Cava, Assunta Crescenzi, Concetta De Filippo, Anella De Vivo, Giuseppe Fienga, Francesco Lanzetta, Francesco Lombardo, Domenico Marchese, Angelo Migliaro, Rosaria Maria Mottola, Giuseppe Murano, Carlo Paradiso, Mario Pellegrino, Giuliana Prisco, Paolo Ricupito, Carmine Robustelli, Vincenzo Salerno, Crescenzo e Pasquale Saviano, Caterina Scafuri, Antonio Sirica e Antonio Squitieri. Per i due dirigenti Antonio Marano e Luigi Sessa, che secondo la procura avrebbero «gestito» il sistema degli incentivi, decidendo i progetti di volta in volta, l’accusa di peculato è stata derubricata in abuso d’ufficio.
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