Sotto accusa per lottizzazione abusiva, assolti costruttore e ingegnere del Comune

Il tribunale di Nocera Inferiore
Il tribunale di Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Mercoledì 13 Gennaio 2016, 19:58 - Ultimo agg. 19:59
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Furono denunciati per abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Ma era tutto regolare: il giudice li assolve perché il fatto non sussiste. Sono l’ingegnere capo del comune di Angri, Vincenzo Ferraioli e il noto imprenditore e costruttore angrese Francesco Amore. Al centro del processo il piano generale Pip, dove ricadevano i fabbricati industriali della ditta "Amore", con l’assegnazione di due lotti avvenuta - secondo l’accusa - con capacità edificatoria accresciuta. Per gli inquirenti, quegli edifici furono realizzati con caratteristiche residenziali anziché industriali, provocando - recitava il capo d’accusa - «una radicale trasformazione del territorio comunale senza le sufficienti opere di urbanizzazione necessarie per sopportare il carico introdotto con i nuovi insediamenti, con conseguente stravolgimento territoriale, ambientale ed urbanistico». Negli atti della procura, anche una consulenza che ravvisò la mancata approvazione del piano Pip ad Angri da parte della Regione, all’interno del quale c’erano anche i lotti poi sequestrati.
Il collegio difensivo, composto dagli avvocati Vincenzo Desiderio, Agostino De Caro e Giovanni Longobardo, ha sostenuto l’assenza di qualsiasi illecito di tipo penale, analizzando al dettaglio e con consulenze la tipologia delle costruzioni interessate e il rispetto dell’iter procedurale, sottolineando che non vi fosse alcuna prova di un accordo presunto tra l’ingegnere comunale e l’imprenditore. L’indagine, condotta nel 2011 dal pm Elena Guarino, fu il frutto di una denuncia scaturita da un contenzioso tra privati cittadini. Questa mattina la sentenza di assoluzione emessa dal collegio giudicante del tribunale di Nocera Inferiore.
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