Sito stoccaggio rifiuti non autorizzato:
assolto l'ex sindaco Gambino

Sito stoccaggio rifiuti non autorizzato: assolto l'ex sindaco Gambino
di Nicola Sorrentino
Martedì 24 Aprile 2018, 19:53 - Ultimo agg. 19:59
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PAGANI - Sono stati tutti assolti le cinque persone processate per aver individuato una discarica quale sito di stoccaggio in una situazione di emergenza ambientale. La sentenza reca la firma del giudice monocratico del Tribunale di Nocera Inferiore, che ha escluso responsabilità per i due sindaci in carica a Pagani all'epoca dei fatti, Alberico Gambino e Fabio Petrelli, i tecnici comunali Enrico Giaquinto e Giovanni De Palma e l’allora responsabile del Consorzio di bacino Salerno 1 Giuseppe Milite. Il giudice De Nicola ha emesso sentenza di assoluzione per tutti perché non ritenuti responsabili di quanto contestato. Le decisioni prese dagli interessati furono adottate per "somma urgenza", visto il rischio serio di un'abbondanza di rifiuti per strada. Secondo il teorema della procura invece, il sito individuato per stoccare i rifiuti non fu autorizzato dalla Regione. 

Nel collegio difensivo per il consigliere regionale Alberico Gambino c'era l’avvocato Giovanni Annunziata, mentre Petrelli era difeso dai penalisti Carmela Sabatino e Massimo Balzano, De Palma, difeso dall’avvocato Carlo De Martino, Enrico Giaquinto assistito dall’avvocato Alfonso Mutarelli e Giuseppe Milite, difeso dal legale Marco Salerno, quest’ultimo responsabile del Consorzio di Bacino Salerno 1. Nell’indagine fu contestato il mancato rispetto delle prescrizioni Arpac nel momento in cui fu individuato il sito, e la violazione del decreto di tutela ambientale. Gambino e Petrelli rispondevano della firma di due ordinanze, 19 giugno 2011 e 18 novembre 2011, utili alla realizzazione e gestione del sito di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani, ubicato in via Mangioni a Pagani. Agli imputati fu mossa anche l'accusa di aver ignorato le previste misure di sicurezza a protezione della salute e dell’ambiente, con la tutela per i cittadini residenti. Ieri la sentenza di assoluzione perchè il fatto non costituisce reato
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