Salerno sotto zero, selfie e battute
«È la vendetta dei pinguini»

Salerno sotto zero, selfie e battute «È la vendetta dei pinguini»
di Silvia De Cesare
Domenica 8 Gennaio 2017, 08:00
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SALERNO - «Salerno. Oggi si consuma la vendetta dei pinguini». A suggerire l’intro di un racconto che passa in rassegna le emozioni social di un bianco risveglio è Antonio Annunziata. L’ironia del commercialista, immediatamente condivisa e replicata su fb dall’attore Yari Gugliucci, coglie nel segno di una città sul mare che la neve, in tutto, l’avrà vista due o tre volte. Ma pochi centimetri bastano per giocare a lanciarsi palle di morbido ghiaccio, per costruire pupazzi e anche per sorridere al pensiero che finalmente per quei simpatici uccelli dell’Antartide, posizionati a pelo d’acqua sul Lungomare cittadino, è giunta l’ora di godersi il tanto amato freddo e gelo. 

Parte da qui il viaggio tra le mille reazioni dei salernitani che di fronte allo spettacolo dei tetti imbiancati si emoziona, torna bambino e decide di fare quello che al giorno d’oggi sembra quasi un passo obbligato: condividere. Tutti fotografi, cronisti e videomaker, le loro identità virtuali ci restituiscono una cronostoria di luoghi, panorami e vicoli che restituiscono una città morbida e soffice, gioiosa per tutte le età. E nel bene e nel male fa sorridere la corsa a pubblicare sulla propria bacheca la personalissima impressione con tanto di sottotitolo e hashtag. Lo ha fatto Rossella Natella, immortalando, nell’area del duomo, dove papà Peppe ha cresciuto lei e Chiara, la gioia di figli e nipoti che per la prima volta si lanciano polpette bianche. Battaglia a palle di neve anche per i piccoli di casa De Roberto. Lei Paola scherza: oggi si scia in terrazzo». Non hanno resistito il sindacalista Anselmo Botte e neppure l’ex collega e scrittore scrittore Luigi Ciancio che dal balcone di casa hanno filmato la magia dei fiocchi che si posano sulle auto, mentre le luci si fanno fioche e il paesaggio si fa alpino.

Bellissimo il Giardino della Minerva nel reportage del direttore Luciano Mauro. «Uno scenario suggestivo - racconta – impossibile non fermarlo. Da qui la qualità della vista è decisamente inconsueta. I terrazzamenti imbiancati sposano un panorama in cui tutta la città appare ovattata. Ho paura solo per qualche pianta tropicale, che ne soffrirà, ma è la natura delle cose». La città imbiancata diventa una cartolina anche per Roberto Mignone, presidente ex allievi del Tasso che mette in posa lo storico liceo innevato, mentre il senatore Alfonso Andria, nell’amarcord della nevicata del 1956 - il secondo importante ricordo della sua infanzia - fotografa il lungomare orientale dal suo terrazzino «per trasmettere ai miei nipotini un ricordo unico da conservare.
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