Salerno Letteratura, si chiude con Aciman e Del Tufo

Salerno Letteratura, si chiude con Aciman e Del Tufo
Sabato 23 Giugno 2018, 11:53
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Si conclude oggi la sesta edizione del Festival Salerno Letteratura. Tra le star della giornata, André Aciman, acclamato autore di Chiamami col tuo nome (Guanda), il romanzo dal quale Luca Guadagnino ha tratto il film omonimo che in questo 2018 si è aggiudicato l’Oscar come miglior sceneggiatura non originale. La storia di un Paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sui desideri, una domanda che resta aperta per gli anni a venire, finché Elio e Oliver si ritroveranno a cercare parole per dire l’indicibile, per confessare, prima di tutto a se stessi, che “questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta”. L’appuntamento è alle 21.30 a largo Barbuti.
 
In questa edizione, la più internazionale del Festival, il pubblico potrà incontrare, alle 19.30, sempre presso Largo Barbuti, Patrice Nganang, autore di Mont Plaisant (66thand2nd), scrittore camerunense che, il 6 dicembre 2017, venne arrestato all’aeroporto di Douala e imprigionato nel carcere di Yaoundè senza nessuna accusa formale. Si capì presto che il fermo era una ritorsione contro un suo articolo molto critico nei confronti del governo di Paul Biya, in sella da 35 anni, apparso il giorno prima sul magazine Jeune Afrique.

E ancora alle 20.30 nell’atrio del Duomo ci si sposta in Inghilterra con l’autore britannico Tim Parks che presenta il suo In extremis (Bompiani) , un romanzo divertente e profondo sulle circostanze assurde e sconvolgenti della vita. Thomas, il protagonista, deve rivelare qualcosa a sua madre che è in punto di morte, ma ce la farà a raggiungerla in tempo? Conduce l’incontro Diego De Silva.

Non mancheranno però gli autori italiani. Da non perdere alle 18.30 nell’ex chiesa dell’Addolorata l’appuntamento con Cristina Comencini, l’acclamata regista, sceneggiatrice e scrittrice romana, autrice di Da soli (Einaudi) nel quale racconta la storia di due coppie che, dopo molti anni insieme, si ritrovano ad affrontare una crisi matrimoniale e tutto quello che questa comporta. Conduce Giuseppe D’Antonio.

Intensa  la mattinata: ad aprirla,  alle 11 al Tempio di Pomona, Pino Imperatore, autore di Aglio, olio e assassino (DeA Planeta). Conduce Vincenzo Del Gaudio. Peppe Vitiello, detto “braciola”, dispensa buon cibo e battute nella sua trattoria. A casa, invece, subisce le angherie della moglie Angelina. Tra una risata e un bicchiere di vino, “braciola” diventerà amico dell’ispettore Scapece… Allo stesso orario a Palazzo Fruscione (Sala B), incontro sulla psichiatria in Campania con Teresa Capacchione, autrice di Primavera 180. Le lotte e le esperienze psichiatriche alternative in Campania nella stampa quotidiana (Sensibili alle foglie) e con Anna Marchitelli, autrice di I tredici canti (Neri Pozza). Conducono Giulio Corrivetti e Francesco Piro.

Alle 12, sempre a Palazzo Fruscione (Sala B), con la conduzione di Carola Barbato, ci sarà l’incontro con Antonella Ossorio, autrice di La cura dell’acqua salata (Neri Pozza).

L’ultimo appuntamento del nuovo format  “Vi racconto” sarà la chiusa di questa edizione 2018 di Salerno Letteratura e avrà per protagonista Paolo Malaguti, autore di Prima dell’alba (Neri Pozza) con la partecipazione delle Voci Bianche del Teatro Verdi e del Calicanto, Coro Estro Armonico (direttore Silvana Noschese) che eseguiranno le canzoni proibite della Prima Guerra Mondiale. Infatti il romanzo è incentrato sulla figura dell’ispettore Malossi che tra resistenze, false piste e pressioni dall’alto, risalirà fino all’ottobre del 1917 sulle tracce di un fante testimone silenzioso del disastro di Caporetto e di una vita di trincea resa intollerabile dai massacri e dal rigore insensato di una gerarchia pronta a far pagare con la fucilazione anche la più banale infrazione del regolamento. L’appuntamento è alle 22.30 nell’atrio del Duomo.

E ancora Oreste Lo Pomo, autore di Malanni di stagione (Cairo) inseme a Simona Bonito, alle 17.30 a Palazzo Fruscione (Sala B) discuterà del sistema giustizia attraverso l’amicizia tra Davide e Marco. Poco dopo, alle 18.30, sempre a Palazzo Fruscione (Sala B), Angelo Cannavacciuolo presenta il suo libro Sacramerica (Ad Est Dell’Equatore): uno scrittore annuncia il suo ritiro dal mondo letterario perché desidera continuare ad esistere solo come uomo. Troverà in America una nuova vita. Modera l’incontro Alfonso Bottone. 
 
Tutti gli altri eventi della giornata:
Lo Spazio Ragazzi prevede oggi diversi appuntamenti interessanti.  Oltre la consueta ora di letture ad alta voce che si terrà alle 17.30 presso la Villa Comunale, a cura di Saremo Alberi Libroteca, alle 18.30 al Tempio di Pomona si svolgerà l’incontro con Jeff Kinney (in video) in occasione della pubblicazione di ‘O diario ‘e nu Maccarone (Il Castoro), la versione in napoletano del bestseller internazionale Il diario di una Schiappa. Intervengono Antonio Karma e Francesco Cicale. Un’ora dopo nella stessa location andrà in scena uno spettacolo di narrazione intitolato “ Prosciutto & Uova Verdi” con Francesco Cicale e Vincenzo Aliberti. A chiudere il festival, all'arco Catalano, alle 23.30 c'è il giornalista Vittorio Del Tufo che con Marco Perillo presenterà il libro «Napoli magica» (Neri Pozza).
 

PREMIO SALERNO LIBRO D’EUROPA
 
La supervincitrice è Katerina Tuckova, autrice de L’eredità delle dee (Keller). Sulle montagne dei Carpazi Bianchi, nella comunità di Žítková, vive da tempo immemorabile una stirpe di donne dotate di poteri eccezionali. Guaritrici, preveggenti, tramandano la loro arte di madre in figlia e vengono chiamate “dee”. Dora Idesová è l’ultima di questa discendenza, ma non ha ereditato nessuna arte. Rimasta orfana è passata alle cure di zia Surmena fino a quando anche quest’ultima scompare dietro le mura di una clinica psichiatrica. Dora finisce così in collegio, cresce, studia Etnografia e trova lavoro presso l’Accademia delle Scienze di Brno.  Quando negli anni Novanta vengono resi pubblici gli archivi della polizia segreta, Dora – che nel frattempo sta scrivendo un saggio riguardante le dee di Žítková – inizia le sue ricerche e si imbatte nel dossier sulla zia, la dea Surmena... Ben presto quella di Dora si trasforma da indagine di studio in un vero e proprio viaggio nelle ombre e nei segreti del passato. Integrando informazioni e notizie storiche con i racconti delle ultime dee e degli abitanti di Žítková, Dora riesce a ricostruire il tragico destino di tutta la sua famiglia, un destino legato a un’antica maledizione, ma anche intrecciato alle vicende che hanno segnato il Paese e che hanno messo i poteri delle dee al centro degli interessi dei nazisti prima e dei comunisti poi. Un destino cui nemmeno Dora riuscirà a sfuggire…  Romanzo storico, thriller, esplorazione etnografica, indagine sulla magia, affresco epocale e ricerca delle radici, L’eredità delle dee è stato e continua a essere un caso letterario unico nella letteratura ceca conquistando lettori e critici tanto da vendere, solo in Repubblica Ceca, 200 mila copie. Il romanzo è tradotto in quindici lingue.
La terna dei vincitori era composta da Max Lobe, autore di La trinità bantu (66thand2nd) e Olivia Sudjic, autrice di Una vita non mia (Minimum Fax).
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