Rigopiano, Stefano sotto le macerie:
nessuna certezza che sia ancora vivo

Rigopiano, Stefano sotto le macerie: nessuna certezza che sia ancora vivo
Sabato 21 Gennaio 2017, 15:03 - Ultimo agg. 22 Gennaio, 13:51
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Stefano Feniello è ancora sotto le macerie dell'hotel Rigopiano, sommerso dalla valanga giovedì. Mentre la fidanzata Francesca è stata estratta e portata in ospedale, non c'è nessuna certezza che lui sia ancora vivo. 

È estenuante l'attesa dei familiari, consci delle grandissime difficoltà che i soccorritori stanno riscontrando nel tirare fuori Stefano, come gli altri che sono ancora lì. I genitori, originari di Valva, piccolo comune dell'Alto Sele, in provincia di Salerno, sono sul posto da ieri, da quando hanno ricevuto la notizia del ritrovamento. Da Valva sono partiti questa mattina altri due zii e alcuni cugini. 

«Stefano, Stefano». Alessio urla il nome del figlio squarciando l'aria davanti al pronto soccorso dell'ospedale di Pescara prima che si aprissero le porte di un'ambulanza in arrivo. Ma Stefano non c'è. A ogni arrivo di un mezzo di soccorso la speranza si riaccende. «Ieri sera abbiamo saputo che Stefano era nel gruppo dei cinque superstiti ma a Pescara ne sono arrivati solo quattro», dice Alessio. «Nessuno ci fa sapere niente, apprendiamo informazioni solo dai giornalisti. Nessuno si degna di dirci nulla», dicono ancora il padre e i parenti di Stefano.
 


Il nome di Feniello era nella lista diffusa ieri sera delle cinque persone estratte dall'hotel. Di lui, però, si sono perse le tracce col passare delle ore. «Francesca chiede di Stefano», racconta il padre di Stefano che ha parlato con i parenti della fidanzata del figlio, ora ricoverata in ospedale in buone condizioni di salute. «Se chiede di mio figlio - dice visibilmente provato il padre del giovane - immagino che non sappia cosa sia accaduto a Stefano». 

Claudio e Graziella, fratello e sorella del padre del 28enne rimasto nell'hotel Rigopiano travolto dalla valanga, sono partiti questa mattina all'alba da Valva, convinti di dover attendere solo il momento per abbracciare Stefano. Hanno trovato ben altre notizie ad attenderli. Nell'ospedale di Pescara il giovane che aveva scelto il resort per festeggiare il compleanno insieme con la fidanzata non è arrivato e il suo nome è sparito dall'elenco degli intrappolati vivi, estratti poi nel corso della giornata.

Un filo diretto tra Pescara e Valva, dove ci sono gli altri zii del giovane e dove Stefano Tornava spesso, anche se la sua vita è a Silvi Marina dove si è trasferito poco più che bambino. Le buone notizie della prima mattina, col passare delle ore, hanno ripreso il tono dell'angoscia dei primi istanti successivi al disastro. E l'altalena di emozioni la descrive il sindaco del piccolo centro salernitano, dove tutti aspettano un segnale di speranza. «È stata una giornata all'insegna dell'attesa. Fino a questo momento però sappiamo ben poco sulle sorti di Stefano Feniello». È quanto dice il primo cittadino di Valva, Vito Falcone, a conclusione di una giornata frenetica. Al momento risulta salva solo Francesca, ricoverata all'ospedale di Pescara. Mentre nessuna notizia trapela per quanto riguarda il 28enne nativo di Oliveto Citra ma originario di Valva. Ieri sera la speranza aveva preso il sopravvento sulla tristezza. Il nome di Stefano era inserito nella lista di cinque superstiti rimasti sotto la valanga. Questione di ore per consentire ai soccorritori di riportarli alla luce. È stato così per la fidanzata Francesca, non per Stefano. A Pescara lo zio Claudio ha fatto la spola tra il pronto soccorso e la zona in cui sono assistiti i parenti delle vittime, dei feriti e di coloro che risultano dispersi. Il nome di Stefano sarebbe tornato nella lista dei dispersi. A Valva gli amici di Stefano e della famiglia Feniello sperano ancora. 


 

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