La retata dei parcheggiatori:
«Io abusivo? No, passeggiavo»

La retata dei parcheggiatori: «Io abusivo? No, passeggiavo»
di Angela Trocini
Martedì 22 Maggio 2018, 06:50
1 Minuto di Lettura
Continuano gli interrogatori nei confronti dei parcheggiatori abusivi arrestati la scorsa settimana. Da ieri il gip Piero Indinnimeo, che ha emesso le ordinanze come richiesto dal pm Elena Guarino, ha iniziato sentire coloro che sono ai domiciliari. Misura, quest’ultima, sufficiente a evitare che gli indagati possano reiterare l’estorsione. Del resto agli stessi Adriano Lembo e Cristian Carpentieri (in un primo momento finiti in carcere) sono stati concessi i domiciliari proprio sulla scorta di questo ragionamento. Le giustificazioni che gli indagati hanno fornito per difendersi, infatti, sono inverosimili: oltre ad avere detto di non aver molestato né minacciato gli automobilisti, la piccola somma (dai 50 centesimi a 1 euro) - a parer loro - «non può essere considerata un’estorsione» (Lembo e Carpentieri) fino alle parole di Giovanni Marasco (interrogato ieri come Giovanna Spina e Marisa Spina) il quale ha riferito di trovarsi nelle zone che sono state indicate nella misura cautelare «solo per passeggiare». Una cosa appare certa: gli indagati difficilmente ritorneranno a svolgere il «lavoro» di parcheggiatori abusivi avendo compreso che nella città di Salerno non avranno vita facile: il blitz della scorsa settimana con 32 misure cautelari emesse segue, infatti, dieci mesi la prima operazione - sempre contro gli abusivi del parcheggio - e che portò a 35 arresti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA