Parcheggiatore pestato in cella:
c'è il giallo dei referti medici

Parcheggiatore pestato in cella: c'è il giallo dei referti medici
di Petronilla Carillo
Sabato 26 Maggio 2018, 06:30 - Ultimo agg. 11:04
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La vicenda del parcheggiatore abusivo che ha denunciato al gip Piero Indinnimeo di essere stato pestato in carcere è ora all’attenzione del sostituto procuratore Elena Guarino. Una storia strana e contorta che il pm, titolare dell’inchiesta che ha portato all’arresto dei «taglieggiatori della sosta», dovrà ora ricostruire in tutti i suoi dettagli. Nulla sarà lasciato al caso per chiarire cosa sia accaduto al 37enne il quale, nel giorno del suo interrogatorio, aveva mostrato al giudice per le indagini preliminari i segni di botte sul torace, affermando: «Quando sono entrato a Fuorni non le avevo». 

I primi accertamenti hanno consentito di verificare che, come riferito dal direttore dell’istituto penitenziario, Stefano Martone, sabato 19 alle 18.30 l’uomo è stato accompagnato dai carabinieri prima in carcere di qui, senza essere ancora immatricolato, al pronto soccorso del Ruggi. Dall’ospedale sarebbe uscito intorno alle 19.20 per essere portato in cella ma, sul certificato rilasciato dai sanitari dell’azienda ospedaliera universitaria, non si parlava di lesioni. È delle 22 della stessa giornata, però, un certificato dei medici del carcere che accertano che l’uomo aveva delle lesioni, causate probabilmente da violenza sul torace. Quando la vicenda è venuta fuori, però, sarebbe comparso un altro certificato medico dell’ospedale in cui si fa cenno alle lesioni riscontrate sul suo corpo. I certificati sarebbero del pronto soccorso, voci non confermate, però, parlerebbero di una visita in psichiatria. Troppe contraddizioni e lacune sulle quali ora bisognerà fare chiarezza per accertare le responsabilità.
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