Alla Bit di Milano buyers europei e americani alla scoperta di Paestum

Alla Bit di Milano buyers europei e americani alla scoperta di Paestum
di Paola Desiderio
Martedì 13 Febbraio 2018, 18:14
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È stata densa e ricca di impegni per il Comune di Capaccio Paestum la tre giorni che si è appena conclusa alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano. 

Oltre venti sono stati gli incontri con i buyers provenienti da ogni angolo del globo e che sono stati incuriositi e hanno voluto conoscere meglio l’offerta turistica di Capaccio Paestum. In particolare grande interesse verso il territorio della Città dei Templi è stato mostrato soprattutto dai buyers provenienti da nazioni dell’Est Europa, come Russia, Romania, Ucraina, Repubblica Ceca, Georgia, Ungheria e Bulgaria. 

La vicesindaco Teresa Palmieri, l’assessore alla Cultura Claudio Aprea, e il referente dell'area Tursimo Marco Napoleone, hanno incontrato anche operatori italiani, americani, inglesi e tedeschi. 

Il Comune di Capaccio Paestum, grazie alla collaborazione degli operatori turistici  ha presentato al mondo dei buyers  gli eventi “Heraia”, “Feste popolari eno-agroalimentari” e “Natale dei Talenti”, tre contenitori turistico-culturali innovativi e allo stesso tempo molto identitari. 

«Siamo contenti di aver partecipato a questa fiera internazionale per promuovere il nostro territorio ricco di bellezze. - ha affermato la vicesindaco Teresa Palmieri - Siamo soprattutto contenti però perché i tre eventi che abbiamo promosso hanno riscosso subito un grande intesse tra gli operatori che abbiamo incontrato. È l’inizio di una nuova era nel concepire il modo di fare turismo, perché oggi bisogna essere bravi a intercettare i vari flussi, dando loro delle offerte integrate». 

«Abbiamo iniziato a sperimentare questo nuovo percorso di promozione del territorio - ha concluso l’assessore alla Cultura, Claudio Aprea - in sinergia con gli operatori turistici del territorio. L’abbiamo fatto, generando tre contenitori di eventi culturali, musicali, enogastronomici, sportivi, abbinati a dei veri e propri pacchetti turistici realizzati ad hoc dai nostri operatori del settore. C’è ancora tanto da fare, ma questo inizio ci lascia ben sperare per promuovere finalmente il nostro territorio in un’ottica sistemica di sviluppo».