«Nostro figlio vaccinato», ma è falso:
ministero denuncia genitori di alunno

«Nostro figlio vaccinato», ma è falso: ministero denuncia genitori di alunno
di Petronilla Carillo
Giovedì 15 Novembre 2018, 11:10 - Ultimo agg. 21:30
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Falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. È questa l’ipotesi di reato contestata dalla procura di Salerno a due genitori denunciati dal ministro dell’Istruzione per aver falsamente affermato, nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà prodotto dalla scuola, che il proprio figlio era in regola con gli obblighi di vaccinazione. Tutto ciò nonostante l’Asl avesse inviato loro, e loro l’avessero ricevuta con apposita raccomandata di convocazione, l’invito a presentarsi presso la sede Asl di Salerno per ulteriori richiami vaccinali. I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra settembre 2017 ed aprile 2018. 
Nei giorni scorsi ai due genitori salernitani è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini preliminari. A rappresentarli, l’avvocato d’ufficio Giovanni Fava. 
 
L’INDAGINE
Si inserisce nell’ambito di una serie di controlli predisposti in tutta Italia dal ministero della Salute e affidati ai carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazione. Si è trattato di ispezioni effettuate negli asili per verificare le autocertificazioni presentate dai genitori e poi compararle con i documenti in possesso dell’Asl. Controlli che ora stanno producendo conseguenze penali per diversi genitori e che, comunque, non sono stati facili. Innanzitutto per in alcuni casi le certificazioni sono risultate essere incomplete o errate in alcuni dati, in altri perché i carabinieri hanno dovuto fare i conti con i rappresentanti dei comitati No Vax in tutta Italia e con le famiglie che non hanno «gradito» le disposizioni governative. 
I DATI 
Nel salernitano, comunque, i dati rilevati dagli investigatori sulle vaccinazioni sarebbero positivi: per quanto riguarda la esavalente, risultano vaccinati il 97,6% dei bambini; per la tetravalente il 95,5%. I dati forniti dalla Regione comunque mostrerebbero un «allineamento» delle famiglie campane alla legge. In totale i piccoli da 0 a 6 anni che non risultano in regola non superano il 5 per cento di media regionale. Di questi oltre la metà hanno aderito alla proposta della Asl di prenotare in tempi brevi le dosi di vaccino. In molti casi per la mancanza dei richiami, dimenticati o non somministrati per motivi contingenti. Se si considera che i bambini da 0 a 6 anni (nati in Campania dal 2011 al 2015), sono in totale 266 mila (circa 54 mila per anno), si arriva a circa 2500 non in regola di cui una parte giustificata per varie ragioni. I numeri delle inadempienze crescono per quelli che frequentano la scuola dell’obbligo: su 820 mila studenti nati dal 2001 al 2015 la copertura percentuale varia di anno in anno ma oscilla tra il 74 e l’85% con una media dell’80% al febbraio scorso ma che in due mesi ha raggiunto il 90% grazie alla obbligatorietà. La stima è di circa 80 mila alunni che non sono ancora vaccinati ma oltre la metà lo farà da qui al prossimo anno. Un trend in continua crescita che si preveda possa raggiungere già dal 2019 la quota del 95% prevista come obiettivo nazionale.
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