«Non inquinano»: il gip archivia
l’indagine sugli impianti Biogas

impianti biogas
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di Rossella Liguori
Mercoledì 22 Febbraio 2017, 20:51
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«Nessun odore molesto nè inquinamento». È stata così archiviata l'inchiesta sugli impianti di Biogas a Foce di Sarno su decisione del gip Paolo Valiante. Le accuse ruotavano tra l'ipotesi di «inquinamento, abuso edilizio ed assenza di autorizzazioni» e nel fascicolo vi erano i nomi di Silvia Paciello e Aniello Montoro, legali rappresentanti e gestori della società Agricola Sarno ecologia e ambiente srl (rappresentati dall'avvocato Francesco Giordano) e Michelangelo Gialanella, legale rappresentante della società agricola Imet Energia Srl.  Tutti e tre erano formalmente indagati, dopo la denuncia dell'associazione civico-ambientale Italia Nostra.

Il giudice ha spiegato che «dall'analisi dei campioni di effluenti gassosi prelevati il 7 e il 26 ottobre 2015, i valori dei parametri rientrano nei limiti di concentrazione previsti per legge». Negli impianti in questione, dunque, non si producono emissioni odorigene che necessitino di un’autorizzazione all'immissione in atmosfera. Da ulteriori indagini, che proprio il gip aveva disposto in passato, dopo due richieste di archiviazione della Procura, si è arrivati a determinare l’assenza di elementi atti a «corrobare l'ipotesi accusatoria, messa in discussione ad un certo punto delle indagini, secondo cui il sistema con cui veniva stoccato il trinciato di cereali fosse per definizione suscettibile di generare emissioni moleste». Sugli impianti, fulcro di proteste, più volte sono stati richiesti ed eseguiti esami dell’Arpac i cui tecnici hanno attestato l’assenza di «odori molesti e che solo in prossimità delle trincee è percebile in modo lieve il tipico odore prodotto dalla fermentazione del mais».
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