Linea ferrata ko, odissera pendolari, la rivolta parte da Nocera Inferiore

Linea storica interrotta, i disagi continuano: «Con i bus raddoppiati i tempi di percorrenza»

La stazione
La stazione
di Nello Ferrigno
Giovedì 1 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 08:48
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La rappresentazione plastica delle difficoltà affrontate tutti i giorni dai pendolari è il confronto con i tempi di percorrenza per raggiungere Salerno prima e dopo la frana che sabato 20 gennaio, a Vietri sul Mare, ha provocato l’interruzione della linea ferroviaria storica Napoli Pompei Salerno. Prima dello smottamento, da Nocera Inferiore per raggiungere Salerno ci volevano 30 minuti.

Oggi il percorso si effettua con bus sostitutivi e il tempo di percorrenza è raddoppiato. Mentre da Scafati, se si è fortunati, ci si impiega un’ora e 20 minuti. I treni provenienti da Napoli si fermano a Nocera Inferiore, qui ad aspettare i viaggiatori c’è un bus sostitutivo, ovviamente con meno posti a bordo. Si percorre l’ex Statale 18 con fermate a Nocera Superiore, Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e Salerno.

Stesso percorso a ritroso. Insomma, un’odissea quotidiana.

Alfonso Tulipano, rappresentante del Gruppo pendolari linea storica, ha rivolto un appello all’azienda ferroviaria e al consigliere regionale e presidente della Commissione trasporti, Luca Cascone. «Com’è possibile in una situazione del genere – dice – sopprimere o cancellare i treni anziché aggiungerli? Oppure pensare di sostituirli con gli autobus quando ad ogni stazione sono almeno 100 i passeggeri che salgono o scendono da un convoglio?». Per Francesca Cammarota «i bus dovrebbero partire da ogni stazione perché è impossibile pensare che un unico mezzo possa sostituire il treno che ha molti più posti. Tra l’altro ci vuole il doppio del tempo e si rischia, se il bus è pieno, di non poterlo utilizzare». C’è l’esempio della stazione Duomo via Vernieri di Salerno. «Qui tra le 7.30 e le 8.30 – spiega Tulipano - scendevano almeno 200 tra studenti e lavoratori per ogni treno.

Adesso si pretende di sostituire la linea interrotta con bus da 50 posti che impiegano, se va bene, più di un’ora e che non riescono a prendere quasi nessun passeggero lungo il tragitto. Bisognerebbe utilizzare la galleria Santa Lucia almeno per i treni nelle fasce orarie più affollate». C’è poi il problema della comunicazione. «L’ufficio informazioni in stazione – precisa Tulipano - dovrebbe essere aggiornato. A Salerno si fanno cambi binario perché la stazione è satura senza opportuni annunci. Ieri sera alcuni viaggiatori sono arrivati a Napoli Centrale via linea a Monte del Vesuvio convinti di andare a Nocera Inferiore via galleria Santa Lucia. In difficoltà anche gruppi di turisti diretti a Pompei».

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Lo scontro diventa anche politico. Il senatore di FdI Antonio Iannone ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, mentre in Regione c’è l’interrogazione del M5S, con il consigliere Michele Cammarano. Non si conoscono i tempi di ripristino della linea. Sembra sia nato un contenzioso tra il proprietario della casa vicino alla frana e Rfi su chi dovrà effettuare i lavori di messa in sicurezza del costone roccioso.

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