«Nessun perdono, vogliamo giustizia
Ilaria rischia di morire due volte»

«Nessun perdono, vogliamo giustizia Ilaria rischia di morire due volte»
di Carmen Incisivo
Martedì 27 Giugno 2017, 08:47 - Ultimo agg. 10:27
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Riesce a stento a parlare a causa dei singhiozzi che le scuotono il petto e le straziano l'anima. Paola Galano, tra le più care amiche di Ilaria Dilillo, la 48enne uccisa in un incidente stradale dall'attore Domenico Diele, piange da giorni senza riuscire a fermarsi. È stata tra le prime persone ad accorrere in ospedale, ha voluto portare a spalla il feretro e ieri, dopo aver appreso la notizia della disposizione della detenzione domiciliare per Diele, ha avuto la sensazione che la sua amica fosse morta per la seconda volta.

Come commenta la notizia della disposizione dei domiciliari con braccialetto elettronico per Domenico Diele?
«Purtroppo me l'aspettavo. Non so quali siano state le ragioni che hanno spinto il giudice a decidere in questo modo ma posso dire che da cittadina, da amica di Ilaria non riesco a comprenderle. Si sta parlando di una persona che ha ucciso un'altra persona. Di uno che ha dimostrato di non avere alcun rispetto per la vita degli altri. Questa però, purtroppo, è la legge italiana. È un sistema giudiziario che non capisco e forse non capirò mai. Ilaria deve avere giustizia e farò di tutto perché ciò accada».
Crede che Diele abbia goduto di un trattamento di favore?
«Credo che il fatto che sia un personaggio famoso abbia inciso in questa assurda vicenda fin dal primo momento. Probabilmente, può permettersi un pool di super avvocati che ha lavorato per lui e per sfruttare cavilli che neanche dovrebbero esistere in modo che non dovesse rimanere in carcere. Già inizialmente tutti sapevamo come si chiamasse e chi fosse ma il suo nome e cognome sono stati resi noti con estrema calma. Così come tutta questa storia sta creando tanto clamore non perché è morta una persona ma perché è coinvolto un attore. Tutto questo è indecente. C'è gente che lo incoraggia sui social. Parlano di carriera stroncata. Ma cos'è una carriera stroncata di fronte a una vita spazzata via?».
Diele in carcere si è detto pentito di quanto è successo ed ha chiesto perdono.
«Non ci sarà mai spazio per il perdono, almeno non da parte mia. Non mi assumo la responsabilità di parlare per altre persone ma io non lo perdonerò mai. Non si può perdonare una persona che viaggiava a velocità sostenuta in piena notte, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, senza patente e senza assicurazione. Era recidivo, veniva da una doppia sospensione della patente. Per Ilaria in questo momento c'è solo bisogno di giustizia e di rispetto».
Ma Ilaria che persona era?
«Una delle persone migliori che abbia mai conosciuto. Una gran donna. Una lavoratrice, un'ottima amica. Una persona disponibile, sempre buona con tutti. Sempre pronta ad aiutare gli altri. Aveva una passione per gli animali e si dedicava alla sua famiglia ed alle sue amiche con un amore che raramente ho visto. È un dolore troppo grande».

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