Lorella Cuccarini presenta il suo libro
agli studenti dell'università di Salerno

Lorella Cuccarini presenta il suo libro agli studenti dell'università di Salerno
di Barbara Landi
Mercoledì 29 Marzo 2017, 16:42
3 Minuti di Lettura

«Ragazzi sognate, perché sognare non costa nulla. Soprattutto, però, non dimenticate mai le vostre radici». Brillano gli occhi di Lorella Cuccarini mentre avvolge con la sua energia la platea del teatro di ateneo. È una versione inedita quella dell’attrice e showgirl, che si presenta a Davimedia nelle vesti di scrittrice con la sua opera prima «Ogni giorno esce il sole», una sorta di manuale di filosofia del «mezzopieno».
 


«Più che una biografia, è un mettersi a nudo e farsi conoscere in modo più intimo – racconta Lorella – Ogni giorno sorge nelle nostre vite, anche quando non riusciamo a vederlo. È un modo di vivere anche nei momenti complessi, con la consapevolezza di guardare oltre e non perdere mai l’entusiasmo della vita. C’è troppo pessimismo in giro. Mi è capitato di vivere momenti bui, ma è proprio in quegli istanti che si impara di più». Ad accompagnarla nell’incontro con gli studenti anche il direttore artistico di Davimendia, Roberto Vargiu, e Domenico Orsini, esperto di linguaggi teatrali. Il campus è affollato anche dai bimbi delle scuole elementari di Fisciano che alzano la mano per fare domande e dagli allievi dell’Accademia dello Spettacolo e del Musical di Baronissi. È proprio sul teatro che si concentra Lorella, affascinata dalla struttura universitaria: «Che emozione vedere così tanti ragazzi in platea. I genitori dovrebbero insegnare ai figli a vivere il teatro. L’unico consiglio che posso dare a chi studia musical è di non perdere mai la passione. Il palcoscenico è finzione, ma non si può fingere se si è incapaci. Studio, qualità, formazione. Bisogna essere eccellenti o eccellere almeno in una disciplina. Ai provini non c’è segnalazione che tenga».

L’invito, quindi, a sperimentarsi e ad osare, spingendosi anche fuori dall’Italia a sostenere audizioni: «Oggi abbiamo a disposizione il mondo – insiste la Cuccarini – Io ho iniziato come ballerina di fila a 18 anni e andare a Milano, allora, sembrava un viaggio della speranza. Oggi ci sono aerei e compagnie low cost. È un’esperienza bellissima, perché si cresce professionalmente e si torna più consapevoli. Purtroppo questo non è un paese che premia il merito, si rischia che i ragazzi perdano la propria autostima, per questo è determinante misurarsi con l’estero. Non perdete mai la fiducia in voi stessi».

Sorridente e solare, Lorella si sofferma con tutti, chiacchiera e scatta foto mentre autografa il suo libro. Parla del suo impegno civile perché «il successo, usato solo per la soddisfazione personale e non a servizio degli altri, non avrebbe senso e alimenterebbe solo il proprio ego».

«Io non dimentico mai le mie radici e non dimenticatele neanche voi – continua - Il successo può far perdere la testa, invece io sono fortunata perché ho avuto vicino una famiglia che mi ha sempre protetto. Tutto ciò che si semina, nessuno potrà mai togliertelo. Vengo da una famiglia di umili origini, sono andata avanti facendo audizioni. Ho dovuto sudare tutto, nessuno mi ha spalancato le porte, ma la fama di emergere è il vero motore della nostra vita. Mi piacciono i progetti che mi fanno battere il cuore, che mi fanno venire le farfalle allo stomaco come il primo amore».

Tra i tanti sogni nel cassetto anche il cinema e, chissà, magari in futuro, anche uno spettacolo adatto al teatro di ateneo: «Questo campus è meraviglioso, bellissimo. Ho un legame forte con Salerno da cui sono stata molto colpita. L’ho toccata con mano attraverso “Trenta ore per la vita” con un progetto destinato al reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale. Ora, attraverso questa realtà super organizzata, ci sarà una nota in più per questa città».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA