La promessa di Canfora
«Basta guerre fratricide
le scuole apriranno senza disagi»

La promessa di Canfora «Basta guerre fratricide le scuole apriranno senza disagi»
di Gianluca Sollazzo
Venerdì 11 Agosto 2017, 06:40
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SALERNO - «Le scuole apriranno regolarmente, non mi sono pervenute criticità rispetto all’anno scorso». Ad assicurarlo il presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, che scatta una fotografia sullo stato di salute degli edifici scolastici di competenza dell’amministrazione provinciale. E a tre settimane dalla ripresa delle attività nelle scuole, il presidente della Provincia lancia un appello ai presidi affinché collaborino tra di loro senza chiamare in causa l’ente. «Basta guerre fratricide per gli spazi delle aule», la stoccata di Canfora, che guarda anche più in là, soffermandosi sui prossimi mesi e sul piano di rilancio e riqualificazione dell’edilizia scolastica in provincia. Entro fino anno la Regione approverà finanziamenti per 45 milioni di euro di progetti già esecutivi che riguardano la ristrutturazione degli edifici scolastici. Si partirà dalle emergenze considerate primarie interessando tutte le scuole del bacino scolastico. Intanto le priorità di questi giorni segnalate dalle scuole, sono rappresentate dalla dotazione di arredi scolastici, come banchi e sedie: la scorsa settimana il liceo classico De Sanctis di Salerno ha dovuto dirottare 9 mila euro di fondi destinati al recupero del campetto sportivo della scuola sull’acquisto urgente di 150 banchi indispensabili all’avvio regolare dell’anno scolastico. Altre scuole, come il Profagri, chiedono banchi e sedie per le sedi di Fisciano e Acerno.
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<HS9>Presidente nel Salernitano ci sono rischi di false partenze come sta accadendo a Caserta, dove il presidente facente funzioni Silvio Lavornia ha annunciato che non aprirà le scuole a settembre? 
«Il presidente della Provincia di Caserta non ha chiuso le scuole, ha fermato momentaneamente l’inizio delle attività didattiche. Il collega sta facendo un monitoraggio accurato per sapere dove le attività possono riprendere. Una azione senza dubbio scrupolosa e attenta. Lì dove l’attività didattica non coincide con condizioni di agibilità e sicurezza è chiaro che la scuola impedirà la partenza delle azioni didattiche».
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