«Grida disumane prima
che la tragedia si compisse»

«Grida disumane prima che la tragedia si compisse»
Sabato 22 Luglio 2017, 12:39
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Nocera Inferiore. La città venerdì mattina si era svegliata impaurita, scossa da quella notizia che era circolata la sera prima, un tentativo di rapina finito nel sangue. Poi la storia è cambiata così come il luogo del crimine. «Un omicidio per futili motivi», hanno spiegato gli investigatori. E qualcosa è stato rimosso. «Non per questo ha detto un collega di Maurizio Fortino bisogna essere meno addolorati. Niente giustifica un omicidio». Lo ha detto anche il sindaco. «Resta ha detto Manlio Torquato l'ingiustificabilità assoluta di una tragedia umana, familiare e di comunità perché Nocera, nonostante il suo alto numero di abitanti, resta una collettività molto unita, per questo siamo particolarmente addolorati per quanto accaduto». Per il sindaco la città ha bisogno di maggiori controlli. Ieri mattina ha chiamato il prefetto ed il questore. «Non per chiedere un coordinamento per l'ordine e la sicurezza pubblica perché sarebbe stato assolutamente improprio ha spiegato ma per rinnovare comunque una richiesta di supporto nei giorni in cui in città c'è molta affluenza per la movida che resta una ricchezza da non disperdere».

Facile immaginare che tra la gente non si parla d'altro. Anche perché il nucleo familiare della vittima è conosciuto e numeroso. C'è l'intrigo che, comunque, porta ad essere più curiosi di quanto si possa immaginare. Ma c'è la tragedia che ha colpito tre famiglie. «Mettetevi nei panni della moglie e dei figli di Fortino», ha detto una donna. «Ma anche le ha fatto eco un passante della bambina che ha assistito ad un episodio così cruento. E della stessa mamma che immaginava un destino ben diverso per sè e per la figlioletta». Nel negozio di un noto parrucchiere del centro le versioni cambiano man mano che le clienti si avvicendano. «Ogni donna che entra ha raccontato Lello Vittorioso apporta nuovi elementi». Come la vicina di casa dell'amica della vittima. «Ho sentito precisa delle grida ma non avevo immaginato un fatto del genere. Anzi, non sapevo nemmeno che era finita in maniera così tragica». E poi i social media. La bacheca di Fortino è piena di commenti. Come quello di una sua collega: «il lavoro non sarà più come prima ci mancherai tanto. Dopo 23 anni è difficile accettare la tua prematura scomparsa. Tu eri sempre pronto a difenderci visto che abbiamo lavorato sempre in un contesto difficile come la psichiatria. Grazie».
Ne. Fe.