Diele, la Procura di Salerno torna all'attacco: «Quell'attore è pericoloso, deve stare in carcere»

Diele, la Procura di Salerno torna all'attacco: «Quell'attore è pericoloso, deve stare in carcere»
di Angela Trocini
Martedì 19 Settembre 2017, 07:40 - Ultimo agg. 09:10
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La Procura insiste: arresti in carcere per l’attore Domenico Diele. Ieri mattina, infatti, il pm Elena Cosentino ha ribadito la richiesta ai giudici del Tribunale del Riesame di Salerno che dovranno decidere sull’appello (presentato dal pm salernitano) contro la decione del gip Fabio Zunica di concedere al 31enne attore senese - ma trapiantato a Roma dove sta scontando la misura cautelare a casa della nonna - gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. 
Ricordiamo che Diele è rimasto in carcere dodici giorni prima di essere trasferito ai domiciliari proprio perché la concessione della misura era subordinata al braccialetto elettronico: l’indagato per omicidio stradale aggravato, infatti, è stato descritto dal gip Zunica come «persona di non trascurabile pericolosità sociale. Insofferente alle regole e la cui consuetudine all’utilizzo degli stupefacenti era già emersa in diverse precedenti occasioni». Ma lo stesso gip ha ritenuto la misura dei domiciliari con braccialetto adeguata, nell’attuale fase, a soddisfare le esigenze cautelari. Di diverso parere la procura che, al contrario, ritiene la custodia in carcere l’unica misura possibile.

Ed è proprio su questa diversa visione che dovranno pronunciarsi i giudici del riesame dopo l’udienza di ieri mattina (durata poco più di 20 minuti) in cui il pm ha ribadito le motivazioni d’appello mentre gli avvocati Viviana Straccia (del foro di Roma) ed Ivan Nigro (del foro di Salerno) si sono riportati alle memorie difensive. Inoltre i giudici dovranno pronunciarsi anche sulla richiesta di deposito - da parte del pm - della consulenza redatta dal perito chimico forense, professoressa Maria Pieri, sugli ulteriori esami tossicologici (con il prelievo di un pelo dall’ascella dell’attore) effettuati dopo alcuni giorni dall’incidente. Sull’acquisizione di tale consulenza si è opposta la difesa di Diele ritenendo la richiesta tardiva rispetto all’udienza di riesame ma la decisione finale spetta al trubunale del riesame.
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