Carcere, scontri per la droga:
dosi nascoste nelle tasche dei bimbi

Carcere, scontri per la droga: dosi nascoste nelle tasche dei bimbi
di Petronilla Carillo
Lunedì 19 Novembre 2018, 06:35
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SALERNO - Ci sarebbe uno scontro in atto all’interno del carcere di Fuorni, tra detenuti italiani e stranieri, per il predominio di alcune aree e, sembrerebbe, anche dello spaccio di sostanza stupefacente. O, meglio, della gestione delle modalità con le quali far entrare l’erba all’interno della struttura. Droga che, stando ad alcune indiscrezioni, spesso verrebbe messa nelle tasche dei bambini, dei figli piccoli dei detenuti. Detenuti che si giocherebbero la «fornitura» durante le partite di biliardino. Secondo il Sappe, il sindacato della polizia penitenziaria, ci sarebbe proprio un regolamento di conti tra bande diverse dietro alle violenze che si stanno scatenando all’interno dell’istituto penitenziario di Salerno. Tre gli episodi registrati nell’ultima settimana, il più recente ieri mattina quando un detenuto battipagliese, apparentemente senza motivo, ha colpito alla testa con calci e pugni un assistente capo della penitenziaria spedendolo in ospedale con una prognosi di dieci giorni. 

L’episodio più grave è invece avvenuto qualche giorno fa quando si sono verificati degli scontri tra detenuti magrebini e italiani per un regolamento di conti. I due gruppi si sono picchiati ferocemente a sangue e uno degli agenti intervenuto per sedare la rissa è stato colpito da sangue infetto. Alcuni degli uomini che litigavano, difatti, sono epatici o affetti dall’hiv. L’agente è ora sotto controllo sanitario e dovrà fare una profilassi per diversi mesi. 

Il terzo episodio «critico» è stato il ritrovamento di 35 grammi di hashish all’interno del settore colloqui. E ora ci sono delle indagini in corso per capire da chi sia stato lasciato e a chi fosse destinato.

«Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria - commenta il segretario Emilio Fattoriello - da tempo denuncia una situazione all’interno del penitenziario ormai insostenibile. Quasi ogni giorno si verificano eventi critici di diverso genere che rendono l’ambiente lavorativo per il personale della pentenziaria pieno di tensioni. Lo stesso può dirsi per una parte della popolazione carceraria che subisce gli atti di prevaricazione di alcuni detenuti. Ci auguriamo che l’avvicendamento alla direzione del carcere si compia in tempi brevi per ristabilire adeguati livelli di sicurezza per la struttura: anche perché il personale della penitenziaria ormai è al limite della sopportazione». 
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