Cagnolina uccisa a calci
Le «scuse» di Fuoco: «Amo gli animali»

Cagnolina uccisa a calci Le «scuse» di Fuoco: «Amo gli animali»
Sabato 25 Febbraio 2017, 12:59 - Ultimo agg. 19:37
3 Minuti di Lettura

«Sono molto dispiaciuto per quello che è successo, chiedo scusa a tutti in quanto ho commesso un atto vile e ignobile»: così Antonio Fuoco, l'uomo di 59 anni che la scorsa settimana ha ucciso a calci la cagnolina Chicca, si è «scusato» su Facebook.

In un post pubblicato e cancellato dopo pochi minuti, ha avuto persino l'ardire di scrivere «Amo gli animali, purtroppo non so manco io cosa mi è capitato. Chiedo scusa a tutti, con questo non è che voglio giustificarmi».

Ma la rabbia e l'indignazione del popolo del web e della gente comune non si fermano. Neanche la pioggia ha scoraggiato oggi pomeriggio il corteo organizzato dagli animalisti europei. Erano in tanti. E tutti chiedevano giustizia per quella creatura la cui sola colpa è stata fidarsi del suo carnefice. La manifestazione si è svolta nel rispetto dell'ordine pubblico. Seguendo anche l'invito del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli: «Non rispondiamo alla violenza con la violenza», aveva detto.

 

Anche i Davvero Verdi rilanciano. E tornano a chiedere l'istituzione di un garante regionale per gli animali. «L’orrenda vicenda di Salerno, con una cagnolina uccisa senza pietà dal suo padrone, e il rischio che, in attesa della condanna, il responsabile finisca al centro di atti di violenza o teppismo da parte di animalisti, dimostra ancora una volta la necessità di un garante che possa coordinare e promuovere interventi tesi a evitare atti violenti nei confronti degli animali e si assuma il compito di seguire i processi nei confronti di chi li maltratta in modo da togliere ogni alibi a chi vuole rispondere con la violenza alla violenza».

Per il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e l’assessore comunale di Salerno, Mariarita Giordano, «è inaccettabile che, nonostante le modifiche fatte alla proposta di legge regionale già esistente, non si sia ancora portata la discussione in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva». «Ho chiesto alla presidente del Consiglio, Rosetta D’Amelio, di calendarizzare al più presto la discussione per passare poi alla nomina del garante perché non possiamo aspettare altro tempo ancora: hi occuperà quel posto lo farà a titolo del tutto gratuito». 
«Ma quel che va cambiata subito è la legge 189 del 2004 - grida Enrico Rizzi presidente del Nucleo operativo italiano tutela animali - perché è assurdo che chi uccide senza pietà un animale indifeso la passi liscia. Sempre».




 

© RIPRODUZIONE RISERVATA