La liberazione a Campagna:
tanti giovani al Museo della memoria

La liberazione a Campagna: tanti giovani al Museo della memoria
di Margherita Siani
Mercoledì 25 Aprile 2018, 19:50
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In tanti hanno scelto il Museo della memoria e della Pace Giovanni Palatucci di Campagna per ricordare e celebrare il giorno della Liberazione. Tantissimi anche i ragazzi, le famiglie. In quello che, durante il secondo conflitto mondiale, fu un campo di internamento, oggi vi sono le tracce di una storia che viene ricordata a fermata in tante immagini e con attività multimediali che fanno entrare dentro il visitatore quel periodo terribile. Il vissuto degli internati, le paure, ma vicinanza della popolazione di Campagna, tutto è contentuto in questo luogo che vide migliaia di persone rinchiuse. Tra il 1940 ed il 1943 il convento di S. Bartolomeo e della Concezione furono la casa di ebrei provenienti dalla Germania, dall'Austria, dalla Polonia, dalla Cecoslovacchia e dalla Dalmazia. Qui anche alcuni cittadini inglesi, francesi, russi, turchi, rumeni ed ebrei italiani.

​Sono arrivati visitatori da tutta la Campania, tante famiglie, anche un gruppo di ciclisti che da Salerno sono giunti a Campagna, rimanendoci fino al pomeriggio. Un gran lavoro per i ragazzi del servizio civile, i volontari, il Comitato Palatucci. «È stata una bellissima giornata che ci fa capire come siamo nel solco giusto - dice Marcello Naimoli, direttore del Museo - Continua un trend positivo. In un mese sono venute anche due università americane, l'università di Roma e Firenze, a fare una lezione su Palatucci nel Museo. E tante sono le prenotazioni per i prossimi giorni, in concomitanza del primo maggio». 
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