La delibera e il progetto del «boss»
Il 5 Stelle: «Revocatela subito»

La delibera e il progetto del «boss» Il 5 Stelle: «Revocatela subito»
di Nicola Sorrentino
Domenica 21 Gennaio 2018, 10:50
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NOCERA INFERIORE. Camorra e politica: il Movimento 5 Stelle chiede la revoca della delibera 167, l'atto d'indirizzo con il quale la Giunta del sindaco Manlio Torquato aveva approvato a maggio scorso il progetto di una casa famiglia. Quel progetto avrebbe concretizzato - secondo l'Antimafia - lo scambio elettorale politico-mafioso tra l'ex cutoliano, Antonio Pignataro, e i candidati al consiglio comunale Carlo Bianco e Ciro Eboli. Tutti e tre in carcere dal mese di agosto. Dopo un question time ad ottobre, al termine del quale il sindaco Manlio Torquato aveva di fatto "congelato" la delibera, il consigliere d'opposizione Vincenzo Spinelli ne chiede ora la revoca ufficiale: "Non entro nel contenuto degli ultimi atti della magistratura perché non sono in mio possesso. Tuttavia non sono necessari ulteriori arresti o indagini per scoprire che quelle delibera ha delle anomalie giuridiche che, peraltro, ho già fatto notare mesi fa con una mia interrogazione. Infatti colui che ha chiesto il cambio di destinazione urbanistica dei terreni non è proprietario degli stessi e nella relazione dell’Ufficio tecnico, richiamata dalla delibera 167, compare anche una particella catastale soppressa 25 anni fa. 

Circostanze forse non controllate dalla giunta e che ho avuto modo di verificare attraverso delle visure catastali. Peraltro, da quanto emerso sin d’ora dall’inchiesta giudiziaria, sembrerebbe esservi la sussistenza di un interesse di qualcuno verso la suddetta delibera. Ma l’amministrazione Torquato, nonostante ciò, non ha mai revocato o annullato la delibera che continua ancora ad essere in vigore. Revocare la delibera 167 è un atto dovuto verso i cittadini onesti. La Giunta Torquato si riunisca e revochi la delibera 167!". Di recente, i carabinieri del Ros avevano acquisito anche le interrogazioni dell'opposizione sull'argomento. L'indagine è quella ribattezzata "Un'altra storia", concentrata sul presunto "clan" di Antonio Pignataro, l'omicida della piccola Simonetta Lamberti, e sulle sue attività di stampo criminale messe insieme in diversi anni d'indagini. Per la Dda, Pignataro aveva interessi nell'edificare quella mensa per famiglie indigenti su di un terreno adiacente la parrocchia di San Giuseppe. A chiedere la modifica del Puc fu il parroco Alfonso Santoriello, coinvolto da agosto nell'inchiesta della Procura di Salerno 
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