Salerno, sequestrato munizionamento in un garage del rione Petrosino

Blitz della polizia a Salerno, munizioni e scooter rubato sequestrati al rione Petrosino

Una pattuglia della polizia
Una pattuglia della polizia
di Petronilla Carillo
Mercoledì 7 Giugno 2023, 06:25
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Si inizia sempre da dove è partito tutto. In questo caso, dal rione Petrosino e dai colpi d’arma da fuoco che sono stati esplosi (più volte) nei pressi dell’abitazione di uno dei componenti la famiglia Bianco. La polizia di Stato ieri ha «controllato» il rione, presidiandolo con una trentina di uomini in divisa e in borghese e con le unità cinofile addestrate a cercare esplosivi e droga. E se la droga non è stata trovata, i poliziotti a quattro zampe sono però riusciti a scovare, in un garage in uso ad un residente della zona, un munizionamento «importante» ed un motorino rubato. Il proprietario del box è stato per ora denunciato per ricettazione, quella dello scooter, ma il materiale sequestrato è stato trasferito presso la caserma Pisacane per essere sottoposto ad ulteriori accertamenti. Si parte dunque dal munizionamento sequestrato per cercare di capire se si tratta dello stesso calibro dei colpi sparati in passato in quel rione o in altre zone della città. Quindi si valuterà il due ruote che potrebbe essere stato utilizzato per mettere a segno dei colpi oppure per «spaventare» eventuali gruppi diversi ed affermare il proprio predominio sul territorio a colpi d’arma da fuoco. Sono anche i numeri dell’operazione straordinaria messa in campo dal questore Giancarlo Conticchio ed eseguita sotto la diretta direzione del capo della Squadra mobile, il vicequestore Gianni Di Palma, comunque, a fare notizia: 150 le persone controllate, delle quali una trentina già con pregiudizi importanti di polizia. Un’auto è stata sequestrata per mancanza di copertura assicurativa, diverse persone sanzionate per violazioni al codice della strada. Ma lo Stato si è fatto sentire e anche vedere in un rione a serio rischio criminalità. 


LO SCENARIO
L’ultimo episodio di violenza, a rione Petrosino, alla fine dello scorso mese di maggio: due vetture sono state incendiate: all’interno di una di queste è stata rivenuta una bottiglietta con del liquido infiammabile. Secondo le prime ipotesi investigative, ora è tutto nelle mani della procura abbottonata su quanto accaduto, l’ambito in cui sarebbe maturato l’episodio delittuoso è da ricollegare a Roberto Bianco junior e allo spaccio di droga: l’autovettura da cui è partito il rogo sarebbe di una persona vicina a Bianco e in passato utilizzata dallo stesso per brevi spostamenti. Il 26enne salernitano, in carcere dallo scorso anno per i colpi di pistola esplosi contro la vetrina del Mulino Urbano a piazza Malta, fu trovato, nell’immediatezza del fatto, in possesso di una Kimber calibro 45, completa di caricatore e con il colpo in canna, nonostante il tentativo di disfarsene, oltre a tentare la fuga.

Ma dopo quell’arresto gli episodi di violenza nella stessa strada dove la sua famiglia vive sono continuati e più volte si è sparato in direzione delle loro abitazioni. Dietro tutto ciò, dunque, potrebbe esserci proprio lo spaccio della droga.

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