Allarme sicurezza a Cava de' tirreni
Pizzo e spaccio
scatenano la «guerra»

Allarme sicurezza a Cava de' tirreni Pizzo e spaccio scatenano la «guerra»
di Simona Chiariello
Venerdì 11 Agosto 2017, 06:45
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Cava de’ Tirreni. Guerra tra bande per contendersi l’affare del pizzo ed altre attività illecite, tra le quali spicca anche la droga.
È questa la pista sui cui stanno indagando i carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore, coadiuvati dai colleghi della tenenza metelliana, per far luce sui tre attentati, registratisi in città nel giro di pochi giorni l’uno dall’altro: la bomba carta all’Insomnia Caffè, il pacco bomba fatto recapitare davanti all’ingresso dello studio di un avvocato ed i cinque colpi di fucile sparati contro lo scooter fermo in via Pasquale Lamberti a Santa Lucia.
Proprio l’ultimo attentato sembra fornire agli investigatori la traccia giusta da seguire per risalire al movente ed al possibile legame fra i diversi episodi che hanno fatto scattare nuovamente l’allarme sicurezza in città.
Nella giornata di ieri, infatti, i militari hanno riascoltato il proprietario dello scooter, raggiunto dai colpi di fucile. Il giovane sarebbe il gestore di un centro di scommesse, aperto in centro. Il ragazzo sarebbe lo stesso che la notte dell’attentato all’Insomnia Caffè avrebbe tentato di fermare l’ambulanza che trasportava Gennaro Avella (l’uomo accusato di aver piazzato la bomba carta e finito sotto un camioncino nel tentativo di scappare). A bordo del suo stesso scooter avrebbe cercato di aprire le porte e nel tentativo sarebbe finito rovinosamente sull’asfalto, procurandosi diverse ferite sul volto.
Al momento la vittima dell’attentato di Santa Lucia nega qualsiasi coinvolgimento nella vicenda dell’Insomnia Caffè. A quanto sembra, dalle prime testimonianze, alcuni residenti avrebbero visto due o tre ragazzi correre lungo il vialetto che porta alla casa del giovane dopo aver udito i cinque colpi. Stando a quanto riferito sia la vittima che gli attentatori sarebbero proprio della frazione di Santa Lucia.
I carabinieri stanno cercando di ricostruire l’intrigato puzzle e capire se dietro agli ultimi episodi ci sarebbe la guerra tra bande di giovani che si contendono giri di affari illeciti come il racket e la vendita di sostanze stupefacenti.
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