Abusò della nipotina di 4 anni,
la richiesta del pm: 3 anni

Abusò della nipotina di 4 anni, la richiesta del pm: 3 anni
di Viviana De Vita
Martedì 14 Novembre 2017, 12:50 - Ultimo agg. 13:15
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Avrebbe abusato della nipotina, una bimba di soli 4 anni, approfittando di una situazione familiare estremamente difficile. Rischia 3 anni e due mesi di reclusione A.D., 38 anni di Siano, finito in un'aula di tribunale con la pesantissima accusa di violenza sessuale aggravata. Questa è la pena avanzata ieri dal pubblico ministero Francesco Rotondo davanti al collegio della prima sezione penale del tribunale di Salerno presieduto dalla dottoressa Passaro, all'esito della requisitoria. Dopo l'arringa del legale dell'imputato, l'avvocato Gerardo Di Filippo che ha chiesto l'assoluzione per il suo assistito per non aver commesso il fatto, l'udienza è stata rinviata al prossimo 18 dicembre quando, dopo la replica del magistrato, arriverà la sentenza. I fatti, oggetto del procedimento giudiziario, risalgono al 2008 quando, secondo l'impianto accusatorio formulato dal pubblico ministero Giovanni Paternoster, titolare del fascicolo, il giovane avrebbe abusato della bambina in almeno cinque occasioni. Gli episodi sarebbero maturati nell'ambito di un contesto familiare estremamente difficile, fatto di una madre tossicodipendente ed un padre che non riusciva ad occuparsi della figlia. Gli abusi, palpeggiamenti ed atti di libidine, sono infatti venuti a galla solo in un secondo momento quando la bambina è stata tolta alla famiglia ed affidata ai servizi sociali. È proprio agli operatori che la piccola manifesta il suo disagio raccontando di quegli episodi. All'interno della casa famiglia la bimba sembra infatti cominciare ad aprirsi manifestando i chiari segnali di un abuso. Così scatta la segnalazione al tribunale per i minorenni.

 

La Procura, sulla base della denuncia inoltrata dalla casa famiglia apre un fascicolo e le assistenti sociali sono ascoltate in Procura. La piccola, però, come evidenziato ieri nel corso dell'arringa dall'avvocato Di Filippo, non è mai stata sottoposta ad incidente probatorio ed, ascoltata in modalità protetta 6 anni dopo la vicenda, non avrebbe formulato alcuna chiara accusa a carico dello zio avendo, secondo i periti, rimosso la violenza subita. Nel marzo 2010 A.D. riceve l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a cui segue l'udienza preliminare conclusasi con il rinvio a giudizio che sancisce l'avvio del processo nel corso del quale, a parere della difesa, non sarebbe emersa alcuna prova certa in merito alla colpevolezza dell'imputato. Ora, a distanza di quasi 10 anni da quella vicenda, si appresta a calare il sipario sul primo grado di giudizio.
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