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Il decoro perduto e le cancellate
Cancelli chiusi di notte per arginare degrado, babygang e bivacchi, la strategia del Comune per blindare la Galleria Umberto e restituirle decoro. Un oltraggio alla «libera fruizione» della bellezza? No, una svolta necessaria, a nostro giudizio. Chi parla di "resa" dimentica che c'è una soglia minima di prevenzione e controllo del territorio al di sotto della quale una città, una comunità civile, non dovrebbe mai scendere. A Napoli, finanche nei luoghi invasi tutto l'anno dai turisti, questa soglia è paurosamente arretrata; la prevenzione che dovrebbe essere garantita giorno e notte non è garantita né di giorno né di notte, né in Galleria Umberto né altrove. Le cancellate sono il male minore.
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Dall'anarchia alle regole
La verità è che ci siamo illusi, per anni, che questa città potesse fare a meno sia di regole che di controlli, in nome di uno scellerato principio di autogoverno e di laissez-faire che ha trasformato troppe zone di Napoli in una giungla urbana.
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Cannavaro riapre le porte
Negli stessi giorni in cui parte il progetto di riqualificazione del Collana, Fabio Cannavaro, cuore azzurro, riapre le porte del Paradiso. Grazie al campione del mondo, e ai suoi investimenti, potrà rivedere la luce il campo di Soccavo, chiuso 19 anni fa dopo il fallimento della Ssc Napoli. La vecchia casa degli azzurri è oggi un simbolo della città svilita, una spianata piena di sterpaglie, un cimitero di fango e rovina. Ma è anche un luogo identitario, che resterà legato per sempre alla memoria di Diego e dei suoi incantesimi. Tra i progetti di Cannavaro c'è la creazione di un museo del calcio, dove i visitatori potranno rivedere oggetti e immagini della storia del Napoli e della Nazionale.
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Ditelo con un sms
Ditelo con un sms, ma almeno ditelo bene. E invece la confusione regna sovrana dopo la scure sul Reddito di cittadinanza (22mila famiglie senza più sostegno tra Napoli e provincia) e soprattutto dopo il messaggio inviato dall'Inps alle famiglie che dovranno dire addio al sussidio. Se per gli "occupabili" è confermato lo stop, l'assegno per i cosiddetti "fragili" potrà essere riattivato ma solo con l'ok dei servizi sociali. Tra questi ultimi e i Centri per l'impiego è subito scaricabarile su chi deve certificare la fragilità. Il Comune di Napoli, già sotto pressione, teme l'assalto degli ex beneficiari del sussidio. Assalto ampiamente prevedibile: saranno in grado le non robustissime spalle dei servizi sociali, decimati da anni di tagli e di depotenziamento, a reggere l'onda d'urto?