L'ultima relazione dell'Agenzia per il controllo dei servizi pubblici locali, Acos Roma 2022, lo ribadisce: a Roma è un problema persino morire. Emerge un trend del 43% in più relativo al fenomeno dei cari estinti portati altrove per il riposo eterno. Vale a dire che i romani alla fine preferiscono o sono costretti a rivolgersi, pagandoli, ai Comuni limitrofi o ai cimiteri privati perché in quelli capitolini è difficile trovare posto. Cartina al tornasole di tutto questo è la situazione del Laurentino dove, a pochi giorni dalla ricorrenza del 2 novembre, Ama si è affrettata a gettare nella mischia della manutenzione ordinaria anche gli ultimi assunti pur di garantire il servizio essendo scaduto il contratto con la ditta incaricata. «La situazione è desolante - allarga le braccia Valeria Campana del Comitato Cimiteri Flaminio Prima Porta Verano e Laurentino - dagli utenti ci arrivano segnalazioni continue per degrado, scippi e furti; al Laurentino è sconcertante l'immobilismo che regna sul completamento del camposanto, si rischia nuovamente la chiusura. Gli stanziamenti via via deliberati dal Campidoglio hanno l'elastico: puntualmente tornano indietro perché non impiegati, poi rispuntano. È tutto fermo: i cittadini devono battersi per ottenere una sepoltura degna che conceda loro di elaborare i lutti».
Nella relazione Ama del 2019 si faceva riferimento alla necessità di portare a compimento una serie di interventi tra cui la realizzazione di circa 6000 loculi detti Blocco E per la cui progettazione esecutiva era stata indetta una gara nel 2017.
IL BALLETTO
Altro stanziamento nel 2020, ma questa volta di soli 160mila euro e per 1700 ossari. «Il nostro sospetto, il condizionale è d'obbligo ma tutto lo fa pensare - continua Campana - è che i soldi vengono accantonati per tornare indietro e non si vede mai l'inizio di nulla. Ci sono tutte le condizioni per completare questo cimitero ma sembra non interessi a nessuno». Intanto il Comune a febbraio ha già stanziato altri 500mila euro per nuovi interventi al Laurentino, l'assessore Sabina Alfonsi, presentando il piano strategico ha assicurato «una svolta». Intanto fioccano le denunce degli utenti: «Le condizioni dei manufatti sono peggiorate, le piante da potare.. - dicono dall'Associazione - I furti sono continui e succede di tutto: quest'estate c'è stato un rodeo di auto in omaggio a un giovane defunto».