Denunciati a piede libero con l'accusa di riciclaggio, guida senza patente e danneggiamento della Ford Focus rubata a bordo della quale si sono schiantati contro un muretto vicino al Cimitero di guerra Usa a Nettuno. Poi riaffidati ai genitori. Così ha deciso la Procura presso il Tribunale dei minori di Roma per i due quattordicenni, entrambi di Anzio, che giovedì mattina hanno causato un incidente a ridosso dell'affollata zona del mercato settimanale di Nettuno. Fortunatamente senza coinvolgere altre persone. Dopo una breve fuga, frastornati, i due ragazzi sono stati bloccati dalla Polizia locale e poi trasportati dall'ambulanza del 118 al pronto soccorso di Anzio. Se la sono cavata con qualche graffio, pochi lividi e tanto spavento. A livello legale solo una denuncia, data la giovanissima età. Non sono stati effettuati test tossicologici perché, a quanto sembra, i genitori hanno negato il consenso.
LA SCUOLA
A quell'ora i due avrebbero dovuto essere a scuola, invece correvano con la Ford Focus grigia - che risulta rubata la notte prima ad Anzio - sulla provinciale Nettuno - Velletri verso il centro della città litoranea. Quello che era alla guida, per ora non è stato chiarito chi fosse, all'improvviso ha sbandato finendo contro un albero sul lato dell'area sterrata riservata a luna park e circhi, distruggendo il cofano dell'auto. Qualcuno si è fermato per soccorrerli ma i due ragazzi sono fuggiti verso via Diaz. Però lì, nel giorno di mercato, stazionano sempre pattuglie della Polizia locale che, avvisate dell'accaduto, li hanno rincorsi e bloccati. Erano feriti e in stato di forte agitazione, tanto che la prima preoccupazione dei vigili urbani è stata di chiamare un'ambulanza per farli visitare dai medici del pronto soccorso.
Saranno proprio i servizi sociali di Anzio, ora, a doversi occupare dei due minorenni "allo stato brado" e delle loro famiglie. I genitori sono stati identificati dalla Polizia locale che sta stilando una relazione per la Procura dei minori a cui compete valutare la delicata situazione. «L'auto - spiega il comandante della Polizia locale di Nettuno, Albino Rizzo - risulta rubata la notte prima ad Anzio e il proprietario aveva già sporto denuncia. Ma non se ne può attribuire il furto ai due minori dato che non c'è flagranza. Però la stavano usando loro giovedì mattina e l'ipotesi è di riciclaggio. Non sono stati fatti test tossicologici, perché essendo minorenni possono essere svolti solo se i genitori danno il consenso».
Sembra però che i ragazzini fossero lucidi e presenti: a quell'età l'uso dell'auto, la corsa fra Anzio e Nettuno, l'entrata in città dalla provinciale era una bravata di cui vantarsi magari con un video da postare sui social. Per fortuna l'incidente non ha avuto gravi conseguenze per loro e per altre persone. «Purtroppo - continua Rizzo - sempre più spesso vediamo situazioni di reati, prevaricazioni, violenza da parte ragazzi e ragazze di 13, 14 anni. C'è molto da riflettere».