Chikungunya a Roma, 64 contagi: domani vertice in Regione

Chikungunya a Roma, 64 contagi: domani vertice in Regione
di Laura Bogliolo
Domenica 17 Settembre 2017, 09:20
3 Minuti di Lettura
L'epidemia di Chikungunya non arresta, anzi, aumentano vertiginosamente i casi accertati: sono 64 le persone contagiate secondo il Servizio Regionale di Sorveglianza Malattie Infettive. «Di questi - fa sapere la Regione - 54 sono i pazienti che hanno residenza ad Anzio o che vi hanno soggiornato nei 15 giorni precedenti, 7 sono a Roma e 3 a Latina». C'è ad esempio il caso di un anziano marchigiano che aveva trascorso le vacanze ad Anzio, focolaio della malattia.

CONTROLLI
La Regione ha convocato domani i rappresentati dei Comuni coinvolti nell'emergenza (Roma, Anzio, Latina) «per verificare l'azione di disinfestazione messa in atto fin qui» e chiesto loro di «intensificare l'azione di contrasto ai vettori», cioè alle zanzare. Molti i dubbi sui metodi adottati dal Campidoglio, considerando che le disinfestazioni contro le larve della zanzara tigre partite a maggio sono state effettuate con prodotti biologici che secondo gli esperti sono meno efficaci rispetto a quelli con componenti chimici soprattutto se le disinfestazioni non vengono ripetute. Per questo la Regione «ha richiesto l'intervento dei tecnici dell'Istituto Superiore di Sanità per verificare le metodologie finora adottate». Le disinfestazioni nel territorio della AslRm2 ci sono (assicura il Campidoglio) ma non si vedono, anche perché il Comune continua a non diffondere la mappa degli interventi «per motivi di privacy e per non allarmare» nonostante la reale e crescente preoccupazione dei residenti del quadrante Sud-Est (dal Tiburtino a Decima, vicino all'Eur) dove si sono registrati casi accertati o presunti di Chikungunya. A minacciare gli effetti della disinfestazione c'è anche il maltempo che potrebbe vanificare il lavoro svolto. Ieri l'Organizzazione mondiale per la sanità in un documento pubblicato online raccomanda a chi viaggia in Italia nelle aree a rischio (Roma e Anzio) di «evitare il contatto con le zanzare usando un abbigliamento corretto e i repellenti».

SOLIDARIETÀ
Intanto la «maxi-emergenza sangue», così come è stata definita dal Centro Nazionale Sangue, prosegue e viene affrontata con una raccolta straordinaria avviata in altre dieci regioni: dalla Valle d'Aosta due giorni fa sono state inviate 35 sacche di sangue, un grande sforzo se si considera che l'intera popolazione valdostana rappresenta un decimo di quella della sola Roma. Il fabbisogno quotidiano è di 200-250 sacche. E una mano ai centri trasfusionali romani è arrivata anche dall'Arma dei carabinieri di Firenze. I militari della Nuova Scuola Marescialli e Brigadieri hanno subito risposto all'appello lanciato dal Centro Regionale Sangue della Toscana: 20 allievi della Scuola Marescialli e Brigadieri hanno donato il sangue all'ospedale Meyer, altri 20 al Careggi. Nel rispetto delle indicazioni tracciate dal Centro Nazionale Sangue, le successive donazioni verranno programmate. Perché non è chiaro quanto durerà l'emergenza e quante altre città coinvolgerà.

POLEMICHE
Critiche dall'opposizione in Campidoglio. «Assistiamo in queste ore ad un ulteriore incremento delle persone contagiate da Chikungunya - ha detto consigliere del PD capitolino Marco Palumbo -. Una settimana di ritardo nell'avvio delle necessarie operazioni di disinfestazione sta comportando una pericolosa estensione del contagio». Sul piede di guerra l'ex presidente dell'Ama, Piergiorgio Benvenuti: «È legittimo chiedersi se nella Capitale è stato effettuato un lavoro di programmazione in termini di prevenzione e se sono stati avviate per tempo le necessarie operazioni di disinfestazione».