Sfide a Garbatella e Montesacro, incubo ballottaggi per il M5S Mappa

Sfide a Garbatella e Montesacro, incubo ballottaggi per il M5S Mappa
di Simone Canettieri
Sabato 9 Giugno 2018, 08:17
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«Eh sì, sarebbe un grosso problema». Ieri pomeriggio tra i palchi e le piazze semivuote di San Paolo e Montesacro, a un certo punto, più di qualche grillino (di ogni ordine e grado: consiglieri, assessori e parlamentari) ha provato a scacciare ed esorcizzare il Grande Incubo. Lo scenario cioè di un M5S fuori dai ballottaggi in entrambi i municipi al voto domani, il III e l'VIII, feudi persi per strada per colpa di crisi politiche. «Sarebbe un problema - spiegano diverse fonti autorevoli del M5S - un messaggio chiaro a Virginia, e a tutti noi».

Un cartellino rosso da parte di due territori che sommati insieme contano 400mila abitanti, dopo due anni esatti di governo della Capitale, a pochi giorni dal processo che attende la sindaca (prima udienza il 21 giugno).
La prima a essere consapevole di questo rischio - visti anche alcuni sondaggi del Pd che girano in queste ore - è proprio Raggi. Nei municipi «attenzionati» tra inaugurazioni di centri anti-violenza, test fantasiosi (il mitico asfalto magico dell'assessore Margherita Gatta) e lavori al via c'è stato un forte investimento del Campidoglio. Come accaduto, d'altronde, lo scorso novembre a Ostia (investimento fruttuoso, in quel caso).

Ma ieri la grillina, quasi da segretario politico del M5S, ha chiuso entrambi i comizi: una mini-maratona elettorale, traffico permettendo, da una parte all'altra della città. Prima al parco Schuster al fianco di Enrico Lupardini in una situazione molto casereccia, stile vecchi meet-up, con 150 persone e nemmeno un microfono che funzionasse. «Roma l'hanno sfondata in più di 20 anni, io la bacchetta magica l'ho dimenticata... ». Ad ascoltarla i parlamentari Carla Ruocco, Gianluca Perilli, Massimo Baroni, più qualche assessore e un gruppo di consiglieri capitanata da Paolo Ferrara. Tutti più o meno realisti: sarà dura, soprattutto qui.



LE SFIDE
Nel municipio della Garbatella gli avversari sono Amedeo Ciaccheri (per il centrosinistra largo modello Zingaretti) e Simone Foglio (per il centrodestra, fronte Forza Italia). Maggiore entusiasmo a Montesacro, sulla Nomentana, già fortino degli ortodossi. Roberta Lombardi, il senatore Emanuele Dessì, i fratelli De Vito (Francesca e Marcello) stanno lavorando pancia a terra per Roberta Capoccioni, sfiduciata nei mesi scorsi ma succeduta a se stessa come delegata del Campidogolio. E quindi come ha accusato mr De Vito torneremo «nonostante i traditori». A piazza Sempione si è presentata anche Virginia Raggi. E qui ha attaccato i sindacati («Dov'erano quando c'era Parentopoli?») e in un certo senso, forse consapevole della congiunzione astrale così così, ha ribadito: «Far bene le cose significa anche attirare qualche critica dai cittadini che vorrebbero i risultati subito. Oggi si meravigliano che le strade si riaprono tutte, ma lo hanno fatto male in passato. Noi stiamo cercando di farle bene, ci vuole tempo per fare le gare». Nel III municipio il centrosinistra si presenta con l'ex assessore di Ignazio Marino, Giovanni Caudo, ma soprattutto c'è un'incognita tutta nuova: la Lega con Francesco Bova. Se il M5S dovesse rimaner fuori chi appoggerebbe al ballottaggio?
 
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