Papa, da 5 anni su Twitter ma l'inizio fu difficile. Celli: «Volevano chiudere account per le troppe ingiurie»

Papa, da 5 anni su Twitter ma l'inizio fu difficile. Celli: «Volevano chiudere account per le troppe ingiurie»
di Franca Giansoldati
Mercoledì 13 Dicembre 2017, 13:53
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Il Vaticano festeggia in pompa magna i cinque anni dell'account @Pontifex su Twitter ma gli inizi dell'avventura furono molto, molto difficili. Tanto che ad un certo punto, dopo qualche mese di presenza sul social, l'arcivescovo che aveva traghettato il Papa e tradotto il suo pensiero in 140 caratteri, fu bersagliato di critiche per l'operazione e dovette combattere per non fare chiudere l'account papale. Monsignor Claudio Celli, lo stratega dello sbarco di Benedetto XVI sul social passò, infatti, momenti brutti, con telefonate arrabbiate da parte di cardinali che si lamentavano con lui per la scelta che stava esponendo il Papa ad offese via Twitter. «Oggi sono contento perchè la scelta fatta cinque anni fa si è rivelata vincente. Uno strumento di comunicazione di grande successo, oggi considerato fondamentale» ha ricordato Celli anche se per diplomazia preferisce glissare sui guai del passato.

Sui primi cinguettii del Papa, avvenuti cinque anni fa, si consumò un braccio di ferro senza pari, in silenzio e dietro le quinte; da una parte c'era monsignor Celli e coloro che ritenevano naturale l’utilizzo di uno strumento di comunicazione come quello, dall’altra cardinali e vescovi refrattari ad ogni tipo di innovazione. All'inizio il Papa fu anche coperto da insulti e frasi ingiuriose da parte di utenti di Twitter. Parte della curia era decisa a togliere il Papa da Twitter e chiudere l'account @Pontifex. Fu Benedetto XVI ad essere risolutivo, ordinando di lasciare tutto come era per comunicare nello stesso modo in cui comunicano gli uomini e le donne di oggi.

 
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