Il Papa abbraccia i volontari della CRI, «il vostro è il partito politico dei più bisognosi, siete i Samaritani»

Il Papa abbraccia i volontari della CRI, «il vostro è il partito politico dei più bisognosi, siete i Samaritani»
di Franca Giansoldati
Sabato 27 Gennaio 2018, 12:42
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Città del Vaticano Sono arrivati in Vaticano da tutta Italia i volontari della Croce Rossa. «La vostra azione merita ancor più la gratitudine di ogni cittadino perché si attua nelle più diverse situazioni, dovendo far fronte a fatiche e pericoli di varia natura». Terremoti, inondazioni, cataclismi, naufragi. Papa Francesco li guarda con soddisfazione. Sono loro i buoni Samaritani. «Voi siete del partito politico dei più bisognosi, di quelli che hanno più bisogno» dice per sottolineare la storica neutralità della Croce Rossa.

Francesco arriva nell'Aula Paolo VI a mezzogiorno applaudito come una star, prendendo in braccio una bambina con un cappottino fucsia, e la mamma orgogliosa che gli dice subito il nome e che si tratta della prima figlia. In sala sono in 6 mila a rapprentare un esercito di 160 mila. Ci sono quelli delle squadre di soccorso, i medici, i centralinisti, gli infermieri, le crocerossine, i tecnici, gli autisti. Una marea che indossa con orgoglio la divisa rossa con la croce su fondo bianco, simbolo mondiale di aiuto e solidarietà.

Il presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca informa il Papa che sono presensti anche i vertici della Mezzaluna Rossa siriana. Papa Bergoglio è contento di questo incontro, ricorda a tutti che il lavoro svolto, da buoni samaritani, è profetico: «E' come dare uno schiaffo: la vostra azione risveglia dal torpore, dall'egoismo sociale, e risveglia quello che di meglio c'è nel cuore». Poi una battuta che strappa una grande risata: «mi raccomando date schiaffi con la parola e la testimonianza e non con le mani». Elogia la neutralità dell'azione umanitaria della Croce Rossa, il non schierarsi con nessuno («e questo contrasta la tendenza diffusa a distinguere chi merita attenzione e soccorso da chi non è degno»).

Papa Francesco aggiunge che solitamente «il diavolo entra dalle tasche» ma il Samaritano opera in silenzio, senza fare distinzioni, solo perchè ama. «La cultura dello scarto è una cultura anonima, senza legami e senza volti. Essa si prende cura solo di alcuni, escludendo tanti altri. Affermare il principio di umanità significa allora farsi promotori di una mentalità radicata nel valore di ogni essere umano, e di una prassi che metta al centro della vita sociale non gli interessi economici, ma la cura delle persone».

«Il Buon Samaritano non sottopone l’uomo ferito ad alcun esame preventivo, non lo giudica e non subordina il suo soccorso a prerogative morali, né tantomeno religiose. Semplicemente, lenisce le sue ferite e poi lo affida a una locanda, prendendosi cura anzitutto dei suoi bisogni materiali, che non possono essere rimandati».

Davanti alla Resurrezione di Fazzini Francesco Rocca prende la parola per ricordare che nel mondo ci sono in tutto 17 milioni di volontari tra Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, nel nuovo percorso che è appena stato inaugurato («Non si può rimanere in silenzio davanti alle stragi in mare»).

In sala c'è anche il ministro Lorenzin. Prima di tornare a Santa Marta il Papa ricorda i volontari che sono morti in servizio. «La vita non la hanno persa, la hanno donata, sono loro i vostri martiri che vi ispireranno e vi proteggeranno dal cielo». 




















 
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