Città del Vaticano - Clima, disarmo nucleare, diritti umani. L'Angelus del Papa individua un «forte legame tra i diritti umani e il disarmo nucleare», perché, ha spiegato davanti ad una folla di persone, «impegnarsi per la tutela della dignità di tutte le persone, in modo particolare di quelle più deboli e svantaggiate, significa anche lavorare con determinazione per costruire un mondo senza armi nucleari». Francesco ha ricordato che proprio oggi sarà assegnato il Premio Nobel per la Pace alla Campagna Internazionale per abolire le armi nucleari. Un riconoscimento, ha fatto sempre notare il Papa, che avviene in coincidenza con la Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.
«Dio - ha detto - ci dona la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune: abbiamo la libertà, l’intelligenza e la capacità di guidare la tecnologia, di limitare il nostro potere, al servizio della pace e del vero progresso». Quello del Papa è stato un discorso generale senza riferimenti specifici alle crisi internazionali aperte, dalla Corea del Nord all'instabilità mediorientale dopo l'annuncio di Trump di spostare l'ambasciata americana a Gerusalemme. Infine ha rinnovato l'appello alle nazioni a rispettare gli accordi sul clima. «Serve una chiara presa di coscienza sulla necessità di adottare decisioni realmente efficaci per contrastare i cambiamenti climatici e, nello stesso tempo, combattere la povertà e promuovere lo sviluppo umano integrale». Proprio dopodomani si svolgerà a Parigi il Vertice Our Planet Summit.
Il Papa all'Angelus: «I diritti umani fortemente legati al disarmo nucleare»
di Franca Giansoldati
Domenica 10 Dicembre 2017, 13:17
- Ultimo agg.
11 Dicembre, 15:16
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