Giubileo, il corpo di San Pio da Pietrelcina sarà esposto in Vaticano

Giubileo, il corpo di San Pio da Pietrelcina sarà esposto in Vaticano
Domenica 2 Agosto 2015, 14:15 - Ultimo agg. 14:18
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Per le celebrazioni del Giubileo indetto da Papa Francesco, il corpo di San Pio di Pietrelcina sarà esposto in Vaticano dall'8 al 14 febbraio del prossimo anno. La notizia arriva direttamente da San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, dove c'è già fermento perché questa ostensione nella capitale è espressione di un «desiderio» del Pontefice. Dal primo giugno del 2013 sono esposte in modo permanente nella chiesa di San Pio di San Giovanni Rotondo le spoglie del frate cappuccino Padre Pio, all'anagrafe Francesco Forgione, che scelse il promontorio del Gargano per la sua missione apostolica facendone uno dei principali luoghi di culto e religiosità del mondo e creando qui un ospedale che nel tempo è diventato una delle strutture sanitarie e scientifiche più avanzate della Puglia e del Meridione d'Italia.



Il santo di Pietrelcina, canonizzato da Papa Giovanni Paolo II nel 2002, è una delle figure più carismatiche e venerate del pianeta, con gruppi di preghiera presenti in tutto il mondo. La vita di Padre Pio è contrassegnata, inoltre, di aneddoti, episodi e miracoli che hanno alimentato il suo culto, continuando a farlo, ben oltre il suo indiscutibile carisma.



Dopo la riesumazione del 2008, in una prima fase il corpo di San Pio era stato esposto in modo temporaneo, per quasi un anno e mezzo, dal 24 aprile 2008 al 24 settembre 2009, in una teca in vetro nella cripta del vecchio santuario della Madonna delle Grazie. Nella riesumazione, si erano rilevati i primi segni di decomposizione, soprattutto al volto, tanto che San Pio è esposto con una maschera di silicone che ne riproduce le sembianze.



Furono adottati anche altri accorgimenti per la conservazione (due contenitori in pvc pieni di gel di silice per la regolazione dell'umidità e l'immissione di azoto nella teca). Il flusso di pellegrini era stato imponente, circa 9 milioni di presenze secondo i frati cappuccini di San Giovanni Rotondo. La richiesta dei fedeli e dei pellegrini ha poi portato alla decisione di rendere permanente l'ostensione, stavolta nella parte inferiore della chiesa di San Pio progettata dall'archi-star Renzo Piano. A febbraio prossimo il grande appuntamento giubilare in Vaticano, per volontà di Papa Francesco.

L'arcivescovo della diocesi locale, mons. Michele Castoro, ha pubblicato una comunicazione giunta da monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, in cui si rende noto questo «desiderio» del Papa perché San Pio fu un «esempio mirabile di confessore infaticabile, accogliente e paziente» ed «autentico testimone della Misericordia del Padre».



Pertanto la presenza delle sue spoglie sarà «un segno prezioso per tutti i missionari ed i sacerdoti che troveranno forza e sostegno». Inoltre il 13 febbraio Papa Francesco incontrerà i Gruppi di preghiera, un evento di grande rilevanza per la fede legata al frate cappuccino. Sono circa 3300, in maggior parte in Italia, quasi 2.600, ed altri 744 si trovano in 59 Stati dei cinque continenti, soprattutto negli Stati Uniti, in Polonia, nel Paese di Papa Francesco, l'Argentina, in Irlanda.



L'anno prossimo a Padre Pio sono legate anche due anniversari con altrettante celebrazioni. Esattamente un secolo fa, nel 1916, Padre Pio, arrivò a San Giovanni Rotondo. All'epoca c'era solo un convento eremitico isolato mentre a valle c'era un piccolo paesino. Due anni dopo Padre Pio ricevette le stimmate e da quel momento a San Giovanni Rotondo si riversò un flusso immane di persone.



Il frate cappuccino ebbe modo di toccare da vicino lo stato di necessità di quella gente che non aveva luoghi di cura adeguati perché i cittadini del Gargano affrontavano grandi disagi per arrivare a Foggia, con strade e mezzi che allora erano inesistenti. E tutti si affidavano a lui, uomo del Signore, per ogni genere di problema di salute.



Così maturò l'esigenza di dare vita ad un ospedale a San Giovanni Rotondo creando nell'ex convento un piccolo ospedale civile con pochi posti letto e due sale operatorie ma andò distrutto nel terremoto del 1938. Dopo questo evento, Padre Pio decise di realizzare il pilastro della sua opera, la Casa Sollievo della Sofferenza, un luogo in cui unire le cure mediche del corpo a quelle dello spirito. Si formò un gruppo di persone, religiosi e laici, impegnati in questa opera.



Dopo la guerra, sulla montagna si decise iniziare la costruzione dell'ospedale, con pochi fondi a disposizione poiché il fondo cassa iniziale era solo di quattro milioni di lire.



In parallelo a questa grande impresa, proprio allora nacquero i Gruppi di preghiera. La «clinica» sorse sulla montagna vicina, con il lavoro di centinaia di operai reduci dalla guerra ed animati dal forte spirito di carità inculcato da Padre Pio.



Casa Sollievo della Sofferenza fu inaugurata il 5 maggio del 1956: all'epoca era una clinica privata di 250 posti letto, con le branche fondamentali di chirurgia e medicina generale, ostetricia e ginecologia, pediatria, radiologia, laboratori per esami clinici, ortopedia, ambulatori.



«Luogo di preghiera e di scienza dove il genere umano si ritrovi in Cristo Crocifisso come un solo gregge con un sol pastore», furono le parole del frate con le stimmate per tenere a battesimo il compimento di questo «grande disegno della Provvidenza».
Il sessantennale della fondazione è il terzo grande evento del prossimo anno.