Alitalia, i vescovi puntano il dito contro coloro che in passato bocciarono Klm e Air France

Alitalia, i vescovi puntano il dito contro coloro che in passato bocciarono Klm e Air France
di Franca Giansoldati
Mercoledì 26 Aprile 2017, 13:19 - Ultimo agg. 14:44
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CITTA' DEL VATICANO -  I vescovi denunciano i livelli di disoccupazione ormai «troppo alti» - con punte vicino al 40 per cento dei giovani al Sud – e contemporaneamente puntano il dito contro coloro che in questi anni hanno impedito all'Alitalia di stringere alleanze vitali. Monsignor Nunzio Galantino invita chi oggi parla dei guai della compagnia di bandiera «a rileggere quando si rifiutò 
l’alleanza con Air France e Klm. In quel momento tutti eravamo per 
difendere l’italianità. E oggi?».

Da qui il monito: «non penso che chi 
ha risolto o non risolto i problemi di allora, oggi possa tirarsi 
fuori. Non sono io a dover sbrogliare questa situazione intricata». Insomma, la vicenda Alitalia con i numeri monstre di posti di lavoro a rischio, fa ripetere a Galantino che 
«nessuno si può tirare fuori». «Razionalmente alcuni si sono 
meravigliati per i tanti ’no’ al piano di ristrutturazione, ma a me 
personalmente -sottolinea Galantino- mi ha colpito e mi spaventa il 
difetto di responsabilità. Sembra che ci sia un obnubilamento 
generale, una sorta di fatalismo».

«Parlare solo di Alitalia sarebbe riduttivo: le percentuali dicono di molti piu’ lavoratori in difficoltà’», ha aggiunto 
Galantino, e «al di la’ dei numeri sono le vite concrete delle 
persone che devono stare a cuore a tutti noi».
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