Bimbi stranieri esclusi dalla mensa a Lodi, il Tribunale: «Riammetteteli, modificare il regolamento»

Bimbi stranieri esclusi dalla mensa a Lodi, il Tribunale: «Riammetteteli, modificare il regolamento»
Giovedì 13 Dicembre 2018, 19:08 - Ultimo agg. 14 Dicembre, 14:51
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Il Comune di Lodi dovrà modificare il Regolamento sul servizio mensa a scuola, dal quale erano stati di fatto esclusi alcuni bambini stranieri. Lo ha deciso il Tribunale di Milano, il quale ha accertato la «condotta discriminatoria del Comune di Lodi» sul caso del servizio mensa e ha ordinato di «modificare il 'Regolamento per l'accesso alle prestazioni sociali agevolatè in modo da consentire ai cittadini non appartenenti all'Unione Europea di presentare la domanda di accesso» alle stesse condizioni degli italiani. Accolto il ricorso dell'Associazione studi giuridici sull'immigrazione e del Naga. 

Anche le «linee guida» che il Comune di Lodi ha varato a metà ottobre, dopo che era esploso il caso dei bimbi stranieri di fatto esclusi dal servizio mense, non eliminano «gli effetti di un provvedimento che introduce una disparità di trattamento». Lo scrive il Tribunale di Milano nell'ordinanza con cui ha accertato il carattere «discriminatorio» del 'Regolamento per l'accesso alle prestazioni sociali agevolatè, ordinando all'amministrazione comunale di modificarlo, come chiesto dalle associazioni Asgi e Naga. Con le «Linee Guida per la corretta applicazione» di un articolo del regolamento, emanate il 17 ottobre scorso, spiega il giudice Di Plotti, «il Comune ha esteso il regime di favore previsto per i rifugiati anche a tutti coloro che provengano da paesi in stato di belligeranza». Secondo il giudice, però, «si tratta in ogni caso di previsioni tese a limitare, ma non a eliminare, gli effetti di un provvedimento che introduce una disparità di trattamento». Provvedimento emesso da un'autorità «che non ha il potere di assumere decisioni in proposito (dunque nemmeno di stabilire in che termini i loro effetti possano essere temperati) e che non risponde a canoni di ragionevolezza». Nell'ordinanza il giudice fa riferimento in più occasioni ai principi costituzionali che riconoscono e garantiscono «anche agli stranieri i diritti fondamentali dell'uomo» e che sanciscono «il principio di pari dignità sociale e di eguaglianza davanti alla legge». Il regolamento di Lodi sulle prestazioni sociali agevolate, come mense scolastiche e scuolabus, prevede che «i cittadini non appartenenti all'Unione Europea, per accedere a prestazioni sociali agevolate, debbano produrre la certificazione rilasciata dalla competente autorità dello Stato esterno, corredata di traduzione in italiano legalizzata dall'Autorità consolare italiana». Il giudice ne ha ordinato la modifica: le domande d'accesso degli stranieri possono essere presentate alle stesse condizioni previste per gli italiani.

Bimbi stranieri esclusi dalla mensa, svolta a Lodi: il Comune cambia le linee guida

 



 

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