Dietrofront vaccini, è caos certificati: controlli dei Nas nelle scuole

Dietrofront vaccini, è caos certificati: controlli dei Nas nelle scuole
di Ettore Mautone
Giovedì 6 Settembre 2018, 07:00 - Ultimo agg. 12:33
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Retromarcia del Parlamento sui vaccini: il faro da seguire per alunni e famiglie e per l'iscrizione a scuola rimane la legge Lorenzin. Ma tra emendamenti, autocertificazioni senza valore, obblighi e disegni di legge in itinere esplode il caos in molti istituti scolastici. In attesa c'è un disegno di legge (ancora in pista) che dovrebbe mettere ordine nella confusione fin qui generata. Ciò mentre i presidi, a più riprese, avevano chiarito che, senza certificato, i bambini non sarebbero entrati a scuola e a fronte della levata di scudi di medici e società scientifiche che, ascoltati in audizione in Parlamento, avevano ribadito a che rinviare l'obbligo vaccinale sarebbe stata una follia.

Intanto per controllare la veridicità delle autocertificazioni già presentate nei tempi massimi fissati per le iscrizioni (il 18 luglio scorso) sono in queste ore al lavoro i carabinieri del Nas. Qualcuno, tra i genitori dei minori, infatti, pensando che la proroga dell'obbligo sarebbe andata in porto, potrebbe aver forzato la mano e autocertificato una vaccinazione non ancora avvenuta. L'obiettivo è appunto individuare eventuali casi di falsificazione della documentazione, sia che si tratti di autocertificazioni sia di certificati da parte delle Asl di competenza. Nelle settimane scorse è esploso il caso di una mamma bresciana che aveva presentato un certificato non veritiero. A complicare le cose c'è anche il mancato riconoscimento, da parte di molti presidi, della validità dell'autocertificazione che comunque poggia su una circolare (firmata a inizio luglio dal ministro della Salute Giulia Grillo) che non ha alcun valore di legge. I controlli, sono partiti da ieri in nidi e materne e proseguiranno nei prossimi giorni a campione.
 
Per i bambini non vaccinati l'anno scolastico si apre dunque in salita. Nelle regioni dove gli istituti avevano aperto le porte ai non vaccinati e alle autocertificazioni sono ora partite le prime sospensioni. A Bologna 90 piccoli alunni sono stati sospesi dalla scuola materna e altri 46 non potranno frequentare il nido perché non in regola. A Padova una settantina di bimbi senza copertura non si sono proprio presentati al primo suono della campanella. Per converso a Reggio Emilia, invece, sono stati finora 77 i bambini che pur senza autocertificazione accolti negli asili e che ora dovranno fare i conti con la legge. A Milano una mamma ha invece chiamato la polizia quando ha saputo che il suo bambino non poteva entrare all'asilo. Ma dovrà rispettare la norma. Definitivamente tramontata anche la possibilità, prospettata dal Ministro, di istituire classi speciali per i bambini che non possono vaccinarsi.

«La Campania saluta con soddisfazione la marcia indietro in Parlamento sulla proroga avverte Enrico Coscioni, consigliere per i temi sanitari del Governatore Vincenzo De Luca - in Commissione Salute della Conferenza Stato-Regioni proprio oggi (ieri, ndr) abbiamo inviato un messaggio al Parlamento ribadendo che l'obbligo vaccinale ha innescato un percorso virtuoso che la proroga avrebbe disinnescato». Il caos? «In Campania non c'è» conclude Coscioni. A confermarlo il direttore generale dell'Istituto scolastico regionale Luisa Franzese: «Non abbiamo ricevuto finora nemmeno una telefonata dai presidi e non registriamo alcuna difficoltà».

In un solo anno la Campania ha superato il 95% di copertura vaccinale, oltre la soglia minima prevista dai Lea per la tetravalente e sono in rapida ascesa anche i numeri delle adesioni alla quadrivalente. Le scuole di Napoli sono 1033 e di queste 176 si sono registrate sul sito attivato dalla Soresa (ad aprile 2018) che gestisce l'anagrafe vaccinale regionale.

La popolazione da zero a sedici anni della Asl Napoli 1 Centro è di circa 160mila minori. Di questi è in regola con l'obbligo vaccinale il 78% dei ragazzi, mentre il 22% è da verificare. In termini numerici, sono sicuramente vaccinati 124.800 ragazzini, mentre sono da verificare 35.200 casi, a causa di errori di comunicazione dei dati anagrafici, codice fiscale o mancata registrazione vaccinale. Napoli, dunque, non ha ancora raggiunto l'obiettivo della cosiddetta immunità di gregge, ma i vaccinati sono comunque in crescita. L'obiettivo è stato invece raggiunto e superato a Benevento, Avellino e Caserta. Salerno è di poco sotto la soglia. A Napoli i pediatri sono infine impegnati con le Asl al richiamo di tutti i minori non vaccinati o che debbano completare i cicli di vaccinazione.

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